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LA SOLITARIETA’… “OLTRE IL MARE”

La Carità non va in vacanza, ma la Caritas sì. E va addirittura “Oltre il mare”… in Tunisia! E’ l’idea estiva della Caritas di Agrigento che, per il secondo anno, propone ai volontari della Diocesi un campo di formazione e volontariato in collaborazione con l’Arcidiocesi di Tunisi e la Fondazione Mondoaltro, braccio operativo Caritas.

Il campo si svolge nella località di Sousse, a 150 Km da Tunisi, e coinvolge 9 donne e 3 uomini dai 22 ai 35 anni in “un’esperienza di crescita personale e umana attraverso un contatto diretto col mondo tunisino il cui significato profondo si conserva nel quotidiano assaporare l’essenza di un popolo geograficamente troppo vicino per essere culturalmente ancora così distante”.

“Oltre ilo mare” pone l’accento sul percorso di collaborazione e reciprocità tra l’Arcidiocesi di Agrigento e l’Arcidiocesi di Tunisi in corso ormai da diversi anni e che, in questo momento di complessità geopolitica, è importante consolidare attraverso percorsi di sostegno e di vicinanza alla Chiesa tunisina.

“Focalizzeremo la nostra attenzione – dichiara il direttore della Caritas diocesana, Valerio Landri – sul dialogo interreligioso attraverso l’ascolto diretto di esperienze di cooperazione in loco. Visiteremo i luoghi principali da cui i nostri fratelli tunisini partono alla ricerca di una felicità nascosta fra le pieghe di tanta sofferenza e ascolteremo anche la testimonianza di chi, con quella sofferenza, è entrato direttamente in contatto”.

“Durante i 12 giorni di campo – spiega Simona Vella, referente del settore Giovani e Volontariato della Fondazione Mondoaltro – i giovani volontari saranno impegnati in attività di servizio manuali che rispondono alle richieste della comunità ospitante”.

Attraverso, quindi, un viaggio esplorativo incentrato sulla prospettiva di realizzare un percorso di reciproca comprensione, i giovani capiranno meglio l’ambito del volontariato all’estero: come si struttura, come viene organizzato e quali sono le differenze delle quali fare tesoro una volta ritornati a casa. Un’esperienza fondata sulla sfera della relazione che i volontari instaureranno con la comunità ospitante attraverso il contatto diretto. Il gruppo farà rientro in Italia il 12 agosto. [01]

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