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“LA NOSTRA SOCIETÀ HA OGGI BISOGNO DEL VOSTRO PROTAGONISMO”

La seconda giornata si è aperta con la celebrazione eucaristica presieduta dal card. Angelo Bagnasco nella Basilica di San Francesco di Paola. Nella sua omelia il presidente della Conferenza Episcopale Italiana ha espresso la vicinanza dell’intera Chiesa italiana alle Chiese del sud sottolineando la necessità della Chiesa di “esserci” là dove la gente vive la sua vita e le sue sofferenze. Promuovere oggi, in un tempo di individualismo, la cultura della collaborazione e del reciproco sostegno sembra quasi un miracolo. Il maligno mira a dividerci e a ingenerare in noi un senso di angoscia. La strada dell’umanità è quella di creare reti di collaborazione a partire dal basso, là dove ognuno vive la propria quotidianità. “Camminiamo insieme – ha esortato il cardinale – su strade di coraggio, di giustizia e di pace”. E conclude: “A voi giovani tocca in primo luogo questo compito”.
“Realtà e prospettive del lavoro giovanile nel sud” è stata la relazione del prof. Lombardo Becchetti dell’Università Tor Vergata di Roma. Presente anche il Ministro per le politiche del Mezzogiorno Claudio De Vincenti, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e della Sicilia Rosario Crocetta.
I presidenti delle Conferenze Episcopali regionali hanno quindi avanzato le loro proposte in relazione alle diverse situazioni locali. Mons. Salvatore Gristina ha esordito ricordando l’impegno del beato Pino Puglisi in favore dei giovani. Ha poi fatto riferimento al documento elaborato dalla Cesi in occasione del 50 anniversario dell’autonomia della Regione siciliana “Finché non sorga come stella la sua giustizia” che in questa occasione si vorrebbe rilanciare. Ha voluto poi segnalare, considerata la presenza del presidente Crocetta, alcune attenzioni particolari. In primis verso i giovani coinvolti nella formazione professionale che in questi anni sta vivendo un forte momento di crisi. Altra attenzione deve essere rivolta ai giovani che si stanno formando in altre regioni o all’estero mettendo in campo le risorse necessarie perché questi giovani possano tornare e dare il loro apporto allo sviluppo della loro terra.
Mons. Galantino, segretario generale della CEI, ha inserito il tema del convegno nel programma pastorale del decennio: “Educare alla vita buona del Vangelo”. La Chiesa ha il compito soprattutto di ricordare a chi di dovere (la politica, gli amministratori…), e poi di collaborare, alla costruzione del bene comune. “Quando non rispondiamo alle domande di senso e di vita dei giovani – ha sottolineato – significa che stiamo tradendo la nostra missione “. Ha concluso avanzando due proposte: “convertirsi da una economia basata sul profitto ad una economia che faccia i conti con la realtà (economia di comunione); guardare con realismo al sud rifiutando il pietismo e l’assistenzialismo per passare alla responsabilità e al lavoro in rete”.
Dopo gli interventi del presidente della Regione Campania De Luca e del Ministro De Vincenti, monsignor Salvatore Gristina, a nome di tutte le chiese del Sud, ha letto all’assemblea il Messaggio ai Giovani sottoscritto dai sei vescovi Presidenti delle Conferenze  Episcopali del Sud, che ha concluso i lavori.
Sono stati 350 tra vescovi e delegati e in totale circa 500 i partecipanti all’appuntamento, forte momento di condivisione.
Nel loro messaggio ai giovani, i vescovi esprimono la loro vicinanza e apprensione per la loro vita è le loro attese, consapevoli che la precarietà genera instabilità. “La nostra società – si legge nel messaggio – ha oggi bisogno del vostro protagonismo. Per ritrovare nuovo vigore. Per riacquistare la voglia di cambiare. Per aprire nuove piste. A tale scopo – continuano i vescovi – bisogna sgombrare il campo dalle logiche del clientelismo, delle lentezze della burocrazia, dalla invadenza della malavita organizzata. Per le Chiese del sud questo nuovo corso sarà un atto di coraggio pastorale. Coinvolgere i giovani nell’azione pastorale delle chiese – conclude il messaggio – significa renderla più concreta rispetto all’intera comunità e al bene comune”. [00]
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