LA FAMIGLIA, L’ESODO, LE MIGRAZIONI

“La famiglia è il luogo che, educando alla relazione e al dialogo, fa sperimentare come vivere in prospettiva esodale e – con riferimento al tema delle migrazioni – come comportarsi con coloro che vivono in modo drammatico il loro esodo forzato. Sovente si ha la sensazione che l’altro rimanga fuori dal nostro orizzonte umano e spirituale e che quanto progettiamo e realizziamo non tenga minimamente conto del volto e della vita di coloro ai quali dovremmo rivolgerci. Guardare l’altro deve costituire, pertanto, un obiettivo primario della vita di relazione, che, facendo tesoro dall’esperienza migratoria, deve dare un volto sempre più umano alla pastorale”.

Così mons. Domenico Mogavero, Vescovo di Mazara del Vallo e delegato per le Migrazioni della Conferenza Episcopale Siciliana, proponendo la propria riflessione in vista del seminario delle Chiese di Sicilia che si svolgerà il prossimo autunno e che sarà dedicato al tema “L’esodo della famiglia nel tempo della crisi”.

Mons. Mogavero parte dalla “prospettiva esodale”, quale “componente sempre presente nelle esperienze spirituali raccontate dalle sante Scritture”, e riflette sulle “migrazioni di ogni tempo”.

“Guardando alla Sicilia – si legge nel documento del Vescovo -, terra particolarmente segnata dalla fuga esodale ancora oggi, tra le tante considerazioni che si possono fare ne scelgo due. La prima riguarda l’ininterrotto dissanguamento provocato nelle nostre comunità dalla partenza di conterranei, di solito i migliori per doti naturali o per competenze acquisite. […] La seconda considerazione riguarda la tendenza innata del popolo siciliano all’accoglienza dell’altro che approda sulle sue coste”. [01]