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I SACERDOTI DI SICILIA A CONVEGNO

Si è aperto lunedì 23 novembre 2015 il quarto convegno organizzato dalla Commissione presbiterale siciliana. A convenire a Cefalù sono stati i presbiteri delle diciotto diocesi di Sicilia, chimati a confrontarsi su "Ordinati al presbiterio per una Chiesa in uscita. A cinquant'anni dal Decreto conciliare Presbyterorum ordinis". Ogni singolo momento dei lavori è trasmesso in streaming sul canale digitale della CESi.

Si è aperto lunedì 23 novembre 2015 il quarto convegno organizzato dalla Commissione presbiterale siciliana. A convenire a Cefalù sono stati i presbiteri delle diciotto diocesi di Sicilia, chimati a confrontarsi su “Ordinati al presbiterio per una Chiesa in uscita. A cinquant’anni dal Decreto conciliare Presbyterorum ordinis“. 
Ogni singolo momento dei lavori è trasmesso in streaming sul canale digitale della CESi.
Oltre alle due mezze giornate di apertura e di chiusura, il convegno si regge su due pilastri rappresentati dalle intere giornate del 24 e del 25. Si è scelto di dedicare il mattino all’ascolto, attraverso la meditazione e le relazioni, e il pomeriggio alla riflessione e al confronto, attraverso i laboratori; il tutto accompagnato e sostenuto dalla preghiera e dalla celebrazione eucaristica. A dettare le meditazioni don Angelo Passaro, docente di Esegesi presso la Facoltà teologica di Sicilia. Martedì 24 lo sviluppo della prima parte del tema del convegno, “Ordinati al Presbiterio”, con una prima relazione a due voci, quella di Buna Costacurta, biblista, docente di sacra Scrittura presso la Facoltà della Gregoriana e quella di p. Innocenzo Gargano, patrologo, sul carattere sponsale del ministero ordinato, messo in luce attraverso la Scrittura e la Tradizione ecclesiale, sul quale il Magistero ha più volte posto l’accento. A seguire l’intervento di don Roberto Repole, docente di Dogmatica presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, sulla natura del Presbiterio e l’identità reale della fraternità presbiterale. Nel pomeriggio i laboratori. Mercoledì 25 la seconda parte del tema: “per una Chiesa in uscita”. A offrire il proprio contributo Franco Miano, già presidente nazionale dell’Azione Cattolica italiana, professore ordinario di Filosofia morale presso l’Università di Tor Vergata. Il tema dell’intervento: ripensare il rapporto presbiteri-laici, accomunati nella diversa e complementare missione della Chiesa, mi permetto dire: una forma altra di relazione polarizzata in funzione del Regno di Dio. E subito dopo, l’intervento di mons. Luciano Monari, vescovo di Brescia, sulla spiritualità presbiterale da coltivare nell’ambito del Presbiterio, ovvero la caritas pastoralis: amore indiviso di Cristo e della Chiesa. Nel pomeriggio l’intervista curata da Vincenzo Morgante, giornalista, direttore della testata giornalistica regionale della Rai, a mons. Nunzio Galantino, vescovo emerito di Cassano allo Ionio e segretario generale della CEI, su temi di attualità ecclesiale, particolarmente inerenti la vita e il ministero dei presbiteri.Il 26, giovedì, la gornata delle conclusioni. Prima la relazione di chiusura di Dario Vitali, ordinario di Ecclesiologia alla Pontificia Università Gregoriana, che, avendo accompagnato con la sua riflessione il percorso di avvicinamento alla fase celebrativa di questo convegno, tira le fila di tutto il lavoro svolto in questi due anni, con l’obbiettivo di continuare il cammino intrapreso e provare a tracciare le linee di orientamento per il futuro prossimo. Dopo le conclusioni di mons. Carmelo Cuttitta, vescovo eletto di Ragusa e presidente della CPS.
A presiedere le celebrazioni eucaristiche: il 24 dal card. Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il clero; il 25 da mons. Nunzio Galantino; il 26 dal card. Paolo Romeo, arcivescovo emerito di Palermo e Presidente della CESi.Infine, le serate vissute in fraternità, pensate come momenti di distensione e di arricchimento culturale. La prima, libera da qualsiasi attività, per favorire l’accoglienza, il dialogo e la conoscenza reciproca; la seconda con un concerto per clavicembalo offerto dal maestro Diego Cannizzaro; l’ultima con la Kilimangiaro Band, che dal 2000 affianca musicalmente la giornalista Licia Colò, prima su Rai tre e ora su TV2000. [01]
 
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