FACOLTA’ TEOLOGICA DI SICILIA. “DIALOGUS CREATURARUM MORALISATUS”
Si inaugura mercoledì 3 aprile, alle ore 18, nei locali della Biblioteca Centrale per le Chiese di Sicilia – Biblioteca della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista”, in corso Vittorio Emanuele 463 a Palermo, si inaugura la mostra “Dialogus Creaturarum Moralisatus”.
L’evento, ideato e realizzato da Antonina Greco con la collaborazione di Francesca Paola Massara e di don Cosimo Scordato, raccoglie opere di artisti libristi siciliani che si sono impegnati nella realizzazione in forme figurate del testo tardo-medievale “Dialogus Creaturarum Moralisatus”, pubblicato per la prima volta a Stoccolma nel 1483: una raccolta di centoventidue brevi favole che hanno per oggetto animali, piante, e tutti gli altri elementi del Creato in relazione duale, con un sotteso insegnamento etico.
Il formato leporello in cui sono realizzati questi manufatti consente uno straordinario apparato scenografico e permette al contempo una rappresentazione più completa e variegata del tema proposto. Il leporello, infatti, ha una tradizione lunga e addirittura una dignità artistica: è un libretto formato da un’unica striscia di carta piegata a fisarmonica.
La mostra avrà presso la Biblioteca Centrale per le Chiese di Sicilia la sua “anteprima”: l’interpretazione artistica in chiave contemporanea delle tematiche trattate nel Dialogus Creaturarum Moralizatus. L’affascinante testo, che ben si inserisce nella tradizione letteraria della “favola di animali” di origine classica (Esopo, Fedro), affonda le sue radici anche nel grande patrimonio antico e medievale dei bestiarii, herbarii e lapidarii (come il Filologus). In queste trattazioni, vere e proprie enciclopedie tematiche, si raccoglie tutto il sapere simbolico in riferimento agli animali, reali e fantastici, alle piante ed alle pietre, preziose o “speciali” per la loro rarità o peculiarità. Animali, piante ed elementi dell’universo appaiono talvolta animati da forze magiche ma, molto più spesso, divengono emblemi di vizi e virtù umane e sono protagonisti di situazioni che rispecchiano le più diverse circostanze della società e della vita. Il Dialogus ha dunque espliciti connotati morali ed allegorici ed intento didascalico.
Le interpretazioni filosofiche ed i riferimenti biblici ne fanno un modello ideale per la creazione di opere d’arte ispirate alle diverse tematiche presenti nel testo, estremamente vario.
Gli artisti del nostro tempo, in ideale continuità con le raffinate incisioni del 1483, traggono liberamente dal testo segni, simboli, suggestioni, sequenze iconografiche e immaginifiche con cui decodificano e insieme traspongono sotto mentite spoglie, nel vivido linguaggio figurativo, la condizione umana.
La Biblioteca per le Chiese di Sicilia in diverse occasioni ha, come sua mission, promosso ed accolto iniziative legate all’inesauribile tema del sapere; ancora una volta non può sfuggire la fecondità della connessione tra Arte e Libro, e di entrambi con l’archetipico Biblion – Biblia.
Opere di Giuseppe Agnello, Mariano Brusca, Michele Canzoneri, Franco Castiglione, Liliana Conti Cammarata, Nicolò D’Alessandro, Rosetta D’Alessandro, Antonio Freiles, Laura Giambarresi, Nella Giambarresi, Giuseppe La Bruna, Michele Lambo, Carlo Lauricella, Rosella Leone, Giovanni Leto, Gaetano Lo Manto, Carmelo Marchese, Gina Nicolosi, Arianna Oddo, Enzo Patti, Marilena Pecoraro, Lorenzo Reina, Salvatore Rizzuti, Salvatore Salamone, Paolo Sardina, Franco Spena, Enzo Venezia, Vincenzo Ventimiglia.
La mostra resterà aperta dal 3 al 9 aprile, tutti i giorni dalle ore 9 alle 19, tranne venerdì, giorno in cui l’orario di apertura sarà dalle ore 8 alle 18. [01]
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