29 novembre 2025
Ufficio regionale per i Problemi sociali e il Lavoro - Osservatorio Giuridico-legislativo - Laboratorio Socio-Politico - CRAL
PER DARE SPERANZA ALLE EMERGENZE DELLA SICILIA, PARTECIPAZIONE E CORRESPONSABILITÀ: UN ESERCIZIO DI DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA
La Sicilia ha bisogno di speranza concreta e di un impegno condiviso e le Chiese dell’Isola fanno strada proponendo un’occasione regionale per fare esperienza di “Partecipazione e corresponsabilità per dare speranza alle emergenze della Sicilia”.
Il programma del Convegno
A Catania sabato 29 novembre, in armonia con le Settimane sociali di Trieste, una giornata di lavori organizzato dall’Ufficio regionale per i Problemi sociali e il Lavoro della Conferenza episcopale siciliana, insieme con l’Osservatorio giuridico-legislativo della CESi, il Laboratorio Socio-Politico e la Consulta regionale delle Aggregazioni Laicali, ha riunito il mondo ecclesiale, istituzionale, sindacale e sociale per definire percorsi condivisi di rinnovamento.
Gli argomenti principali, cioè alcune delle emergenze più stringenti per l’Isola, sono stati al centro del dibattito. Mons. Giuseppe Marciante, vescovo di Cefalù e delegato della Conferenza episcopale siciliana per i Problemi sociali e il Lavoro:
I temi sono stati affrontati con l’ausilio di testimoni ed esperti ma non nello stile diffuso del convegno con relatore: lo stile è stato quello sinodale della democrazia partecipata, condivisa. Un confronto schietto e aperto e più che mai costruttivo. Mons. Luigi Renna, arcivescovo di Catania e Presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimana sociali:
In questo incontrarsi, c’è stato spazio per conoscere, esaminare e cercare delle soluzioni, insieme: esperti, tecnici, autorità, ma anche gente che vive nei territori e che lì si spende quotidianamente. Perché “libertà e responsabilità, pluralismo e solidarietà, autonomia e legame sociale, non sono elementi in tensione ma dimensioni inseparabili di un’unica visione“. Mons. Salvatore Rumeo, vescovo di Noto e delegato CESi per il Laicato:
Il Metodo: Un Impegno Corresponsabile
Il convegno, dunque, non è stato solo un momento di analisi, ma ha incarnato un metodo operativo. Così, dopo l’apertura a Palazzo della Cultura con i saluti delle autorità – tra cui l’arcivescovo mons. Luigi Renna, mons. Salvatore Rumeo, mons. Giuseppe Marciante, il sindaco avv. Enrico Trantino e il presidente della CESi mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, in collegamento da remoto, a sostenere l’importanza del “partecipare che significa agire con corresponsabilità per costruire un futuro solidale, equo e giusto”.
Le Tre Emergenze Chiave della Sicilia al Centro del Dibattito
La giornata è entrata nel vivo con le tre “Piazze tematiche”, momenti di confronto attivo che hanno messo in luce le principali criticità che la società siciliana è chiamata ad affrontare:
1. Lavoro tra Sfruttamento e Sicurezza
La prima piazza tematica ha affrontato l’urgenza di contrastare le piaghe dello sfruttamento e di garantire la sicurezza sul luogo di lavoro. I contributi del Segretario regionale Cisl, dott. Leonardo La Piana, e del Direttore di prevenzione e sicurezza dell’Asp di Catania, dott. Antonio Leonardi, hanno ribadito la necessità di vigilanza costante e di un’azione culturale che rimetta al centro la dignità del lavoratore.
2. Aree Interne: Spopolamento e Sviluppo Locale
Un tema cruciale per la vitalità dell’Isola è stato lo spopolamento delle aree interne. Attraverso le riflessioni dell’arcivescovo di Benevento, monsignor Felice Accrocca, e dell’avv. Cristiano Bevilacqua (Osservatorio giuridico-legislativo della CESi), si è cercato di individuare strategie di sviluppo locale che possano invertire la tendenza e valorizzare il patrimonio umano e ambientale di questi territori.
3. Sostenibilità Ambientale: Gestione dell’Acqua e Siccità
La terza piazza tematica ha toccato l’emergenza climatica e la gestione idrica. Di fronte alla crescente siccità, l’ingegner Salvatore Cocina (Dipartimento di Protezione civile regionale) e il dott. Renato Meli (Laboratorio socio-politico della CESi) hanno sollecitato un approccio lungimirante e corresponsabile, sia nella tutela che nell’uso consapevole della risorsa acqua.
Impegno Sociale e Conclusioni
La giornata è proseguita nel pomeriggio con la tavola rotonda su “Povertà educativa, giovani, violenza e periferie”, che ha visto la partecipazione del dott. Roberto Di Bella (Presidente del Tribunale per i Minorenni di Catania) e del prof. Carlo Colloca (Università di Catania), consolidando il principio che lo sviluppo non può prescindere dall’investimento sulle nuove generazioni e sul recupero sociale.
I lavori si sono chiusi con l’invito a tutti i soggetti coinvolti, dalle istituzioni ai cittadini. Per Luisa Capitummino, direttrice dell’Ufficio per i Problemi sociali e il lavoro della CESI, che ha annunciato un proseguo dell’iniziativa, è irrinunciabile “tradurre l’analisi e il confronto in un’azione concreta, rafforzando il tessuto sociale e promuovendo, attraverso la sempre maggiore partecipazione e la corresponsabilità, un autentico cammino di sviluppo umano, solidale e sostenibile in Sicilia”.















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