10 giugno 2025
XXXIII GIORNATA SACERDOTALE MARIANA REGIONALE
“MARIA MODELLO DI SPERANZA”: RAGUSA HA ACCOLTO I VESCOVI E I PRESBITERI DELLA SICILIA PER LA GIORNATA SACERDOTALE MARIANA
I Vescovi e 300 sacerdoti delle Chiese di Sicilia si sono ritrovati a Ragusa, presso la chiesa di Maria SS. Nunziata, per la 33^ Giornata Sacerdotale Mariana, momento di comunione e di rinnovamento spirituale per il clero. Alla Giornata è stato presente Sua Eminenza il Cardinale Baldo Reina, Vicario Generale per la Diocesi di Roma, accolto con gioia e gratitudine dal Presidente della Conferenza episcopale siciliana, Sua Eccellenza Mons. Antonino Raspanti.
Il Vescovo delegato, Mons. Guglielmo Giombanco e don Paolo La Terra, segretario della Commissione Presbiterale siciliana, hanno introdotto il tema della Giornata “Maria, modello di speranza”, un messaggio particolarmente attuale per sostenere il cammino della comunità cristiana in un tempo segnato da rilevanti sfide pastorali e sociali. A guidare la meditazione mattutina è stato Mons. Giancarlo Bregantini, arcivescovo emerito di Campobasso-Boiano, che ha proluso una coinvolgente riflessione sulla Vergine Maria come modello di speranza, empatia e vicinanza: “Maria accoglie i discepoli smarriti dopo l’Ascensione di Gesù. Anche lei – ha detto Bregantini – nella sua umanità, vive uno smarrimento simile agli apostoli: è davanti ad una realtà nuova. Come Maria, anche noi siamo chiamati ad entrare in empatia con le persone, a non avere paura della vicinanza del dolore altrui”.
Citando don Pino Puglisi, che amava definire i gruppi del Vangelo col termine “cenacoli del Vangelo”, Mons. Bregantini ha continuato: “Maria sta sulla porta di ogni cenacolo, segno di consolazione, mentre lo Spirito Santo è segno di trasformazione; abbiamo bisogno di entrambi, consolazione e trasformazione, poiché è quello che avviene nel cuore di Maria. Lei ha concepito prima nel cuore e poi nel grembo”. Maria modello per il presbitero: Mons. Bregantini lo ha sottolineato con profonda semplicità; ciò che è nel cuore di Maria è nel cuore di ogni Pastore, di ogni Seminario, di ogni presbitero: cooperare alla rigenerazione degli uomini. Se questa è la passione generatrice di Maria, la rigenerazione degli uomini è la missione pastorale di ogni presbitero.
L’omelia di Sua Eminenza il Cardinale Baldo Reina, che ha presieduto l’Eucarestia, ha trasportato idealmente i presenti sulla strada da Nazaret verso la casa di Zaccaria, a fianco di Maria che va a visitare Elisabetta, quasi a captarne i pensieri: “L’annuncio dell’Angelo capovolge la vita di Maria. Lei, lungo il cammino, ripercorre mentalmente l’intera storia dell’azione di Dio. Non è un’azione nostalgica, volta al passato, ma la consapevolezza che, come Dio è stato al fianco del popolo d’Israele, ora è al suo fianco e sta agendo nella sua vita”. In bilico tra le difficoltà e la fede, tra l’evidenza di una storia complessa e la certezza di un Dio presente, Maria sceglie risolutamente la strada della fiducia. Da questa considerazione l’invito del Cardinale: “dovremmo imparare da Maria che Dio è capace di aprire nuove vie anche quando sembra non esserci alcuna possibilità; la pedagogia di Dio è ben diversa da quella umana. In un’epoca segnata da incertezze, priva di pace e di un futuro chiaro, siamo chiamati a collocarci sulla strada che Dio ci indica, per quanto possa apparire polverosa o impervia”. Sull’esempio di Maria, che non ha mai dubitato dell’agire di Dio, nemmeno di fronte al Figlio in croce, il celebrante ha esortato a “fare nostro l’inno di lode della Vergine: l’anima mia magnifica il Signore. Non siamo qui per lamentarci – ha sottolineato – ma per entrare in sintonia con Dio e riconoscere che grandi cose ha fatto in me e per mezzo di me l’Onnipotente. Maria non si ferma; la paura, la stanchezza, la delusione non possono bloccare il cammino. Impariamo ad amare la strada che Dio ci chiama a percorrere e che affida alle nostre fragili mani, una strada che non prevede soste. Da Maria impariamo a non allontanarci mai da questo cammino”.
Al microfono di don Arturo Grasso, direttore dell’Ufficio regionale per le Comunicazioni sociali, mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e Presidente della Conferenza episcopale siciliana.
Tra le Autorità presenti, il Sindaco di Ragusa, avv. Giuseppe Cassì, ha rivolto un saluto di benvenuto ai Vescovi ed ai sacerdoti: “Ragusa è luogo di accoglienza e integrazione, promozione e inclusione – ha detto – grazie alla rilevante presenza di associazioni di volontariato che coprono un vasto spettro di attività e bisogni, nel quale la Chiesa ragusana ha sempre assicurato la sua presenza e svolto in modo incisivo la sua azione, pastorale e sociale”. Ed il primo cittadino ha auspicato “che i nostri territori possano conseguire nuovi traguardi umani e religiosi, in una speranza che – oltrepassando il suo indubbio significato per la fede cristiana – possa diventare ed essere vissuta anche come un valore civile”.
A chiusura della Giornata, il saluto di congedo di Mons. Giuseppe La Placa, Vescovo della diocesi ospitante, il quale ha manifestato “gratitudine per esserci ritrovati uniti, pastori e presbiteri, attorno a Maria, segno eloquente di unità nel nostro sacerdozio”.
Emanuele Occhipinti
PER APPROFONDIRE
- La XXXIII edizione della Giornata sacerdotale mariana: il programma
- IL RACCONTO PER IMMAGINI
👉🏻 Meditazione di Mons. Bregantini, arcivescovo emerito di Campobasso-Boiano
https://www.facebook.com/share/p/1AJi6hVeci/
https://www.facebook.com/share/p/1AmbdsMVpb/
🔵 Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal Cardinale Baldassare Reina, vicario di Roma. L’omelia
https://www.facebook.com/share/p/1Apg6AktNb/
https://www.facebook.com/share/p/15iHfhT3sZ/
🔵 I vescovi di Sicilia, insieme ai presbiteri, riuniti per la celebrazione della giornata mariana
https://www.facebook.com/share/p/16hEvnkzwR/
🔵 Pranzo di fraternita offerto dalla BAPS
https://www.facebook.com/share/p/18rwW3D1UL/
Condividi