31 agosto 2020
Monreale
INCENDI: “EVOCAZIONE DEL DEGRADO DELL’UOMO, UN CRIMINE E UN PECCATO CONTRO DIO”
“Desidero dare il sostegno mio e della comunità ecclesiale di Monreale alle comunità e ai cittadini colpiti dagli incendi di questi giorni dagli sciagurati incendi, opera di piromani, che stanno creando danni ancora non quantificabili e notevoli disagi agli abitanti di vari territori e al futuro delle nostre comunità di Altofonte e di San Giuseppe Jato”.
Così mons. Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, che ieri ha voluto essere personalmente ad Altofonte, dove ha incontrato il parroco, le autorità locali e la gente. “Tutti i boschi che ci circondano sono un patrimonio comune che tutti dobbiamo tutelare e difendere per il futuro delle nostre comunità. É colpa della cattiveria umana di qualche folle – ha detto il presule – bruciare un patrimonio naturalistico e pensare stupidamente di distruggere ‘la casa comune’, che Dio ci ha comandato di custodire e curare. Gli incendi dolosi che hanno devastato i boschi del nostro territorio hanno provocato ingenti danni al patrimonio boschivo e faunistico, creato seri problemi non solo per la distruzione di tante strutture importanti per tutta la comunità e per le famiglie, ma anche mettendo in pericolo il lavoro di tante persone che lavorano nel campo della forestazione per la salvaguardia dei boschi. Bisogna che tutti ci impegniamo per prevenire che simili misfatti non si ripetano attraverso un’opera di prevenzione e di educazione alla tutela dell’ambiente”.
Ringraziando i Vigili del Fuoco, Carabinieri, Corpo forestale, Polizia municipale, insieme con le amministrazioni comunali, i volontari della Protezione civile e i comuni cittadini “che si sono adoperati per spegnere gli incendi e aiutare le persone che si sono trovate in pericolo”, mons. Pennisi ribadisce la solidarietà della Comunità ecclesiale di Monreale alle persone che hanno subito danni e disagi e garantisce che “la Caritas diocesana si sta attivando per aiutare le persone interessate”.
L’arcivescovo cita, poi, Papa Francesco e l’enciclica “Laudato si’”, con il suo appello alla responsabilità di ciascuno e di tutti. “Il Papa chiede chiaramente un’inversione di rotta nel consumo del pianeta, trovando al centro del percorso della Laudato si’ questo interrogativo: ‘Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che ora stanno crescendo?’. I responsabili di questi atti i che hanno ‘stravolto e distrutto l’ambiente’ – aggiunge mons. Michele Pennisi-, hanno pure ribaltato l’ordine naturale della relazione con l’altro, ingenerando sospetti e sfiducia. ‘Chi commette questi atti criminali manca proprio di elementi basilari della vita civile‘”.
Per il presule “il disastro che ha colpito il nostro territorio come pure i vari roghi del territorio siciliano, sono un’amara evocazione di un degrado che sta colpendo l’uomo“. E aggiunge: “Mentre condanno simili crimini, affermo che appiccare volontariamente un incendio, oltre che un delitto per la legge dell’uomo, è anche un grave peccato contro Dio e la Sua creazione“.
E aggiunge: “Mentre condanno simili crimini, affermo che appiccare volontariamente un incendio, oltre che un delitto per la legge dell’uomo, è anche un grave peccato contro Dio e la Sua creazione”.
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