Pubblicato il

06 gennaio 2020

Palermo

LE PORTE DELLA CATTEDRALE RIVESTITE DI COPERTE TERMICHE IN RICORDO DEI MIGRANTI

LE PORTE DELLA CATTEDRALE RIVESTITE DI COPERTE TERMICHE IN RICORDO DEI MIGRANTI

La cattedrale di Palermo ospita da ieri “Eldorato – Nascita di una nazione”, un progetto di arte contemporanea ideato da Giovanni de Gara e dedicato al tema delle migrazioni e dell’accoglienza. Le porte della chiesa saranno rivestite d’oro utilizzando le coperte termiche in cui vengono avvolti uomini, donne e bambini quando, stremati dalla loro odissea per mare e per terra, approdano in Italia. L’installazione temporanea ha l’obiettivo di “promuovere una riflessione profonda sull’accettazione del diverso da sé, sulle migrazioni, sulle terre promesse e brutalmente negate, sull’aspirazione a un mondo diverso, costruito oltre l’idea di confine e capace di essere nuovamente umano”.

Le coperte termiche nel nostro immaginario collettivo sono il simbolo delle migrazioni – spiega l’artista –, ma sono comunemente impiegate per il soccorso di chiunque abbia bisogno di calore e accudimento”. Secondo de Gara, l’installazione vuole essere “un invito a riflettere sull’urgenza di andare oltre le barriere che costruiamo ogni giorno nei confronti di chi sfugge alla conformità, proviene da luoghi diversi o prega un altro Dio. Vorrei che quest’oro degli ultimi e degli scartati, come dice Papa Francesco, ci aiutasse a guardarci dentro e a specchiarci nell’altro”. Il progetto “Eldorato”, il cui lungo viaggio ha preso il via nel giugno del 2018 dalle porte dell’abbazia fiorentina di San Miniato al Monte, arriva a Palermo dopo aver fatto tappa sulle porte di sessanta chiese cattoliche, valdesi, metodiste e luterane e di alcuni luoghi comunitari simbolici come il Maschio Angioino (sede del Comune di Napoli), il carcere di Venezia e l’aula magna dell’Università di Bologna.