15 novembre 2019
Commissione presbiterale siciliana
“CHIESA, APPORTATRICE DI SPERANZA IN UNA REALTÀ DISGREGATA”
Presieduta dal vescovo delegato per il clero mons. Carmelo Cuttitta, la seduta è stata dedicata all’ascolto di tematiche inerenti il fenomeno dello spopolamento del meridione e della Sicilia in particolare e di come la Chiesa possa essere apportatrice di speranza in una realtà dove sono evidenti elementi di disgregazione.
A stimolare la riflessione e il dibattito don Antonio Garau, parroco a Palermo e fondatore del movimento “Valigie di cartone”, e il prof. Giuseppe Notarstefano, Vice presidente nazionale per il Settore Adulti dell’Azione Cattolica Italiana, ricercatore in Statistica economica e dottore di ricerca in Statistica applicata all’Università di Palermo, componente del Comitato Scientifico dell’istituto “Vittorio Bachelet” e coordinatore Centro Studi della presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana.
Don Garau ha spiegato come è nato il movimento delle Valigie di cartone, cioè dal rifiuto della rassegnazione di vedere fuggire via le migliori risorse della nostra terra: “Non è possibile – ha detto – che la Chiesa e lo Stato stiano in silenzio. Ho coinvolto tredici vescovi delle diocesi di Sicilia per dire a tutti: ‘noi non vogliamo andare via’. Perciò vogliamo discutere con la gente e sensibilizzare le comunità”. Poi il parroco di Borgo Nuovo, che per anni ha vissuto sotto scorta per le minacce ricevute per le sue prese di posizione contro l’illegalità, ha delineato i punti chiave sui quali la Chiesa deve orientare la sua azione: chiarezza dottrinale, puntare sulla evangelizzazione, riscoperta e promozione dei poveri, e ha messo in evidenza i punti critici dell’azione della chiesa: scarsa partecipazione di giovani e laici alla vita parrocchiale e alla vita pubblica, scarsa comunione tra i presbiteri, isolamento degli anziani, scarsa promozione dei poveri perché possano uscire dalla loro condizione. Ha quindi proposto di sviluppare una teologia dell’incontro; coltivare una prassi di incontri tra le diocesi e le parrocchie per mettere in evidenza le buone prassi e camminare insieme; promuovere, accanto alle scuole teologiche di base, la conoscenza della dottrina sociale della Chiesa.
Il Prof. Notarstefano ha esordito dicendo che oggi prevale al Sud una narrazione negativa circa la possibilità di potersi realizzare nella propria terra. La Chiesa deve perciò rilanciare un messaggio di speranza attivando gesti che la alimentano. “Questo tempo – ha detto Notarstefano è caratterizzato da una intollerabile accelerazione di tutti i processi e dall’astrazione che deriva dalla organizzazione della vita sociale (complessità di regole e procedure). Questi processi – continua – pongono la persona sempre più come individuo, provocando la disgregazione della comunità. Da qui una mobilità irrefrenabile”. Bisogna perciò rinvigorire il patto costituzionale tra visioni diverse del mondo e arginare l’analfabetismo democratico in cui il nostro Paese è caduto. Per il professore questa capacità deve essere attribuita alla Chiesa recuperando le ragioni del vivere insieme. Da qui la necessaria sinodalità (comunità che camminano insieme). Ovviamente la Chiesa non avrà la pretesa di risolvere i problemi, ma si pone come segno di una comunità vicina alle domande degli uomini. Notarstefano ha sottolineato come la Chiesa possa diventare un luogo ospitale in cui tutte le cose che riguardano la vita pubblica possono avere un grande ruolo. Pertanto occorre avviare un’azione di formazione alla democrazia (cittadinanza attiva). E ha concluso: “Priorità è oggi lavorare con gli adolescenti, con i poveri e gli immigrati; reimmettere nella politica i perdenti della globalizzazione; restituire fiducia alle persone sulla capacità di cambiamento; formare comunità accoglienti in cui tutti si sentano a casa”.
Alle due relazioni è seguito un ampio dibattito con un arricchimento reciproco di proposte in direzione di un lavoro sinergico dell’intera compagine ecclesiale regionale verso queste tematiche, come già avviato dai Vescovi di Sicilia.
Il Segretario della Commissione don Pino Argento ha poi esposto ai presenti quanto discusso nella Commissione Presbiterale Italiana il cui incontro nazionale si è concluso il 13 novembre scorso. Da parte della Segreteria Pastorale è poi stato presentato il nuovo Servizio Tutela Minori (vedi articolo nel sito) e si è provveduto alla sostituzione, attraverso votazione, del dimissionario don Fabrizio Moscato tra i membri del Direttivo della Commissione stessa. È risultato eletto don Giuseppe Cassaro, Preside dell’Istituto Teologico San Tommaso di Messina.
Ci si è quindi portati presso la vicina parrocchia di S. Anna per la concelebrazione eucaristica che ha concluso la giornata.
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