Pubblicato il

RAGUSA. AMBULATORIO SOLIDALE: UN’IDEA CHE DIVENTA REALTA’

E’ stato inaugurato dal vescovo mons. Carmelo Cuttitta, presso i locali della parrocchia di San Pietro, a Ragusa l’Ambulatorio solidale. Si tratta di una iniziativa nata dalla collaborazione  tra l’Ufficio Caritas, l’Ufficio di Pastorale della salute, l’Ordine dei Medici e dei Farmacisti e il Rotary di Ragusa, che si è concretizzata grazie a don Gino Ravalli, parroco della parrocchia San Pietro, il quale ha messo a disposizione i locali parrocchiali che ospiteranno il laboratorio.
“Negli ultimi anni l’Osservatorio delle Povertà e delle risorse della nostra diocesi – afferma Domenico Leggio, direttore della Caritas – ha evidenziato un disagio sempre crescente sul versante sanitario. È questa una povertà poco visibile che riguarda in prevalenza anziani e migranti, ma anche una fascia considerevole di famiglie italiane. Una povertà senza vie di mezzo: o si chiede o non ci si cura”.
“Purtroppo ci sono molte famiglie che vengono da noi in punta di piedi – spiega don Giorgio Occhipinti, direttore dell’Ufficio di Pastorale della Salute – a chiedere aiuto e cure. L’ambulatorio solidale vuole essere uno ‘sportello di ascolto sanitario’ con funzione di consulenza e orientamento per tutte quelle persone che non sanno come accedere ai servizi ambulatoriali o non possono permettersi il pagamento di visite specialistiche urgenti.”
Durante la cerimonia inaugurativa si sono susseguiti gli interventi dei vari “partner” dell’iniziativa, dal presidente dell’Ordine dei Medici a quello dei Farmacisti, dal presidente del Rotary alla rappresentante dell’ASP,  nei quali ognuno di loro ha dato la propria disponibilità sia professionale che di informazione.
Il vescovo mons. Cuttitta ha focalizzando l’attenzione sulla parrocchia, citando una frase di Papa Giovanni XXIII: “La parrocchia è la fontana del villaggio – ha detto – ed è proprio nella parrocchia che si vivono le realtà locali e con l’impegno concreto si sta vicino alla gente. Il corpo ecclesiale – ha aggiunto il presule – deve essere sempre pronto a leggere la realtà e ad intervenire anche con i pochi mezzi che possiede, ricordandosi sempre che il primo passo è l’accoglienza e l’ascolto”.
Dopo gli interventi si è proceduto alla benedizione dei locali che saranno aperti e fruibili da via Umbria n.6, grazie ai volontari della Caritas e delle Pastorale della Salute. Si offriranno, dunque, consulenze in collaborazione con le istituzioni sanitarie e si forniranno gratuitamente farmaci di base.
“Come il Ristoro San Francesco, anche l’Ambulatorio solidale non è una risposta autosufficiente, ma vuole far parte di un processo più ampio di presa in carico delle persone, attuato con i centri di ascolto, le parrocchie, i servizi di accoglienza e di prossimità. Per tale motivo – si legge in una nota stampa -, anche l’accesso all’Ambulatorio solidale è ‘concordato’ con queste realtà che accompagnano le persone a livello sociale, quindi parrocchie, istituti religiosi, centri d’ascolto, Conferenze San Vincenzo e Vo.cri.”. [01]
ULTIME NEWS