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MAZARA DEL VALLO. COMUNICAZIONE, BELLEZZA E CENTRALITA’ DELL’UOMO

La comunicazione, la bellezza e la centralità dell’uomo sono le tre vie che scandiscono il nuovo Piano pastorale 2015-2016 che il vescovo mons. Domenico Mogavero ha presentato nella Cattedrale di Mazara del Vallo giovedì 16 settembre 2015. Il nuovo testo è stato distribuito in versione cartacea ai presenti, ma duemila copie verranno distribuite in tutte le parrocchie della Diocesi. Online sul sito diocesano www.diocesimazara.it è consultabile la versione digitale. “Bellezza e comunicazione – scrive il vescovo – rappresentano il contenuto e la forma dell’annuncio cristiano, cioè della comunicazione della fede, che il magistero di Papa Francesco considera come dimensione fondamentale dell’annuncio”. Mons. Mogavero ha parlato della “sfida ineludibile di abitare il villaggio digitale”, perché “serve mettere tali importanti risorse a servizio della comunicazione del Vangelo su tutte le piazze del villaggio globale”. E ancora: “il digitale è diventato il nostro humus”. Da qui, per il presule, il doppio volto della bellezza, della partecipazione e dell’orizzontalità (i social media luoghi ugualmente accessibili a tutti senza distinzioni), a cui si aggiunge la bellezza della testimonianza digitale, ecco “perché la Chiesa in rete – scrive in un passaggio mons. Mogavero – è chiamata non solo a una emittenza di contenuti, ma anche a una testimonianza in una trama di relazioni ampie. L’obiettivo da avere chiaro è che la rete da luogo di connessione è chiamata a diventare luogo di comunione”. Al centro l’uomo: “La rete può contribuire a sviluppare un umanesimo capace di ampliare e di rinsaldare le relazioni sociali, attento, nello stesso tempo, a custodire la dimensione trascendente della persona”. Il Vescovo ha evidenziato il ruolo della famiglia e ha spiegato che “c’è bisogno di grandi famiglie nelle quali le famiglie nucleari possano trovare una coesione intergenerazionale, valorizzando la competenza umana e di esperienza delle nonne e dei nonni”. E poi la via dell’arte: “Occorrerà dare spazio alla poesia, musica, arti figurative in tutte le parrocchie, perché la via dell’arte agevola la comprensione della trasfigurazione della vita nello spirito delle Beatitudini”. Nel Piano pastorale anche il riferimento a etica e alla via della testimonianza, che richiama la prima delle cinque vie verso l’umanità nuova sulle quali si articolerà l’ormai prossimo Convegno ecclesiale di Firenze. [01]

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