Si è concluso, dopo un anno, il progetto della Caritas diocesana “Rifondiamoci” finalizzatoall’aiuto del prossimo, soprattutto delle nuove povertà. Il progetto è stato gestito dalla Caritas diocesana di Siracusa e cofinanziato attraverso i fondi della Cei 8xmille e il contributodell’Arcidiocesi di Siracusa.
“Siamo qui come Chiesa – ha detto mons. Sebastiano Amenta, vicario generale dell’Arcidiocesidi Siracusa -. Quel Vangelo che siamo chiamati ad annunciare si traduce in carità. Vedendo il povero ed il sofferente, da qualsiasi parte arrivi, noi vediamo il Cristo Crocifisso”.
Sono intervenuti Filippo Villaruel, direttore della Caritas diocesana, e Francesco Mudanò, tutor del progetto. “I centri di ascolto – ha detto don Marco Tarascio, responsabile dei progettiCaritas – sono arrivati a persone che non frequentavano le parrocchie. Proviamo a dare una speranza. E stiamo ripartendo con altri progetti: uno destinato ai giovani, uno alle famiglie, e l’ultimo, in collaborazione con le suore scalabriniane, per monitorare i flussi migratori a Siracusa”. [01]
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