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RAGUSA. AL VIA LA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA “ORIZZONTI DI VERITÀ”

Dopo il successo della rassegna cinematografica dello scorso anno, ritorna l’iniziativa dell’Ufficio per la Cultura della Diocesi di Ragusa con un nuovo percorso di cinema d’autore dal titolo “Orizzonti di verità”. L’idea nasce in consonanza con il tema “Educhiamoci alla verità” proposto da mons. Paolo Urso, vescovo di Ragusa, per l’anno pastorale 2012-2013 e vuole tradursi in un itinerario di riflessione attraverso il grande cinema. Il fine è di cogliere i significati più ampi della verità, intesa come presupposto essenziale per la libertà e il servizio, favorendo lo stare insieme, la conoscenza e il confronto reciproci per una crescita comunitaria attorno a questo tema. “Il tema della verità chiama in causa ognuno di noi – si legge in una nota della Curia – portando seriamente a riflettere su cosa possa essere considerato “vero”, se ci sia ancora la possibilità di approdare ad una verità universale e oggettiva valida per tutti, se tale verità non potenzi ancor più il soggetto che si interroga e se possa addirittura coincidere con Dio”. Il percorso, composto da sei film d’autore e corredato di schede di approfondimento e di dibattiti, si sviluppa nelle città di Ragusa, Comiso e Vittoria, ed affronterà diversi aspetti della verità: l’autenticità che scaturisce dal camminare nella verità, i danni arrecati dall’offuscamento della verità, la ricerca del vero bene per l’uomo, la paura di fronte alla verità di se stessi e delle relazioni, lo stupore conseguente alla sua scoperta, l’umiltà che contraddistingue gli amanti del vero, del bene e del bello. Primo appuntamento oggi, lunedì 12 novembre, alle 20,  presso il Cinema Lumiere a Ragusa con il film “Quasi amici” di Olivier Nakache, Éric Toledano. Il film racconta l’incontro tra Driss, segnato dal carcere e da un rapporto non facile con la famiglia, ed il miliardario paraplegico Philippe, che lo sceglie come proprio aiutante personale. Entrambi sperimenteranno l’autenticità dei rapporti umani, fino a quel momento soffocata da un gelido perbenismo alto-borghese. L’ingresso è libero e aperto a tutti. [01]

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