CALTAGIRONE. CITTA’ DEI RAGAZZI: L’ADDIO DEI CANOSSIANI
Si interrompe l’attività pastorale della Città dei Ragazzi. Per problemi relativi alla carenza di religiosi, i Padri canossiani sono costretti a lasciare la struttura che guidavano dal 1954, quando, dalle mani del Vescovo mons. Pietro Capizzi, presero possesso dell’Opera, ed avviano l’attività del Collegio “don Luigi Sturzo”. Una fucina di iniziative, attività, ingegno ed umanità. Fu, proprio, don Luigi Sturzo a sollecitare i Canossiani ad assumere la direzione della Città dei Ragazzi. Dal settembre del 1961 ai Padri Canossiani è stata affidata anche la cura pastorale della erigenda parrocchia Sacra Famiglia, situata nelle immediate vicinanze della Città dei Ragazzi. Sono stati migliaia i giovani ospitati in Collegio, fino all’anno scolastico 1994-95, quando viene chiuso per dare inizio al Centro Giovanile “Città dei Ragazzi”: un’attività a servizio della Diocesi, animata pastoralmente dai Padri Canossiani. Esprime il suo rammarico per la circostanza il vescovo, mons. Calogro Peri. “Ringrazio i Padri Canossiani – dichiara il pastore – per l’impegno e la premura pastorale che in tutti questi anni hanno rivolto alla Città dei Ragazzi: una realtà significativa per la nostra Diocesi”. “Dopo oltre cinquant’anni – afferma padre Angelo Carbone, direttore della Città dei Ragazzi -, andiamo via da un luogo al quale siamo davvero molti ad essere legati”. Con la conclusione dell’attività pastorale della Città dei Ragazzi, però, non viene meno la presenza dei Padri Canossiani in Diocesi, che continuano la loro attività pastorale nella parrocchia Sacra Famiglia. Adesso ci si interroga sul futuro della struttura. Una volta lasciati disponibili i locali della struttura, si procederà a verificare lo stato complessivo delle cose e verificare quali progetti di rilancio intraprendere. [01]
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