INSIEME PER ANNUNCIARE LA SPERANZA

“Non possiamo annunciare il Vangelo senza una lettura attenta della dimensione che viviamo, consapevoli che un’evangelizzazione efficace deve tener conto della cultura del nostro tempo, ma anche delle peculiarità della nostra terra”. Lo ha detto monsignor Carmelo Cuttitta, vescovo ausiliare di Palermo e presidente della segreteria pastorale della Conferenza episcopale siciliana (Cesi), a chiusura del convegno degli organismi pastorali regionali che si è svolto dal 18 al 21 Novembre a Cefalù e che ha contato la presenza di oltre 230 partecipanti. Insieme, dopo venti anni, i Vescovi, i direttori regionali e i responsabili diocesani della pastorale per fare il punto sulla missione evangelizzatrice della Chiesa in Sicilia riflettendo sul tema “Insieme per annunciare la speranza”.
 
“La nostra Conferenza episcopale, con i suoi organismi ha il compito di leggere il territorio in cui opera, d’individuare le emergenze e di discernere il vissuto ecclesiale per compiere le scelte che non possono che essere maturate insieme. Trovarsi radunati, a vivere una forte esperienza di sinodalità, noi forze vive della Cesi e delle diocesi – presbiteri, diaconi, religiosi e laici – è stata un’esperienza positiva, un’occasione propizia per ascoltare la gente della nostra terra, i suoi bisogni e le sue aspirazioni, la sua fede. Siamo stati insieme – ha sottolineato il vescovo – per guardare al futuro non rimanendo inerti, piuttosto impegnati nel progettare il cammino pastorale della nostra Regione. Ci ritroviamo a vivere momenti di stanchezza, ad affrontare la tentazione dell’isolamento. Vogliamo trovare linee comuni che ci portino a guardare alla nostra identità di popolo di Dio nella terra di Sicilia”.
 
“Ogni diocesi elabora un proprio progetto pastorale, ma la nostra Isola ha una sua identità storica, culturale, ecclesiale che ci caratterizza: per questo abbiamo bisogno di incontrarci, per raggiungere mete comuni senza mortificare i particolari progetti pastorali delle singole Chiese. Progettare il lavoro del quinquennio che ci aspetta – a conclusione mons. Cuttitta – significa ripartire con rinnovato entusiasmo, e per farlo abbiamo messo in relazione il tema dell’autorità con il carisma e il servizio, abbiamo riflettuto (e vissuto) la sinodalità e ci siamo occupati di correzione fraterna. Ma non solo: Papa Francesco parla spesso dell’unzione di Cristo, ovvero di cristiani e di comunità impregnate dallo stile di amicizia con l’umanità di Gesù, con quell’affetto che nella famiglia di Dio non può non partire dai più deboli. Anche noi abbiamo affrontato il tema dell’unzione di Cristo che impegna ad avere tempo per ognuno, ad andare fino in fondo nell’amore come impariamo dalla vita e dal martirio di don Puglisi”. Nei lavori del convegno, spiega il vescovo, “c’è stato spazio per riflettere anche su quello che abbiamo definito un dono: il popolo di Lampedusa”. L’invito finale è a “lavorare alacremente perché la storia che viviamo possa diventare storia di salvezza”.
 
A commento dell’Evento anche le parole del direttore della Segreteria Pastorale della Conferenza Episcopale Siciliana, mons. Francesco Casamento:  “Ci siamo lasciati interrogare non tanto e non solo dal tempo, ma dallo stare insieme: insieme sono stati i direttori degli uffici diocesani di tutta la Sicilia e insieme siamo stati trasversalmente alle diverse attenzioni pastorali. E così ci si è scoperti legati da medesime finalità tanto che molti hanno espresso desiderio di ritrovarsi ancora. I giorni trascorsi insieme sono stati esempio e stimolo di un progetto che ci eravamo dati: una pastorale d’insieme, d’integrazione. Il futuro che si prospetta potrebbe essere vissuto nella collaborazione tra le diverse realtà: Caritas e migrazioni ad esempio, o ancora catechesi con scuola, giovani e famiglia. Guardando alle caratteristiche della nostra terra di Sicilia – ha concluso Casamento – una delle cose più evidenti è la composizione variegata della popolazione: l’integrazione ci viene richiesta in maniera più pressante dalla presenza dei nostri fratelli immigrati. Non si può non occuparsi, anche nell’evangelizzazione, di problematiche comuni, quali sviluppo, lavoro e famiglia. Se non si pensa ad animare la realtà sociale, per la promozione delle persone, si rischia un’attività pastorale cieca”.
 
Di seguito le sintesi delle relazioni e gli interventi
 
Una storia di salvezza anche per la nostra Isola
 
Un sunto della riflessione di Enzo Bianchi
 
Sintesi della relazione di P. Nello Dell’Agli
 
L’intervento del Presidente della Segreteria pastorale della Cesi
Sintesi della relazione della Prof. Ina Siviglia
 
Martedì 19 Novembre – Sintesi dei gruppi di studio
 
Sintesi della relazione del prof. Francesco Botturi
Sintesi della relazione del prof. Giuseppe Savagnone
 
Mercoledì 20 Novembre – Sintesi dei gruppi di studio
 
Sintesi della relazione del prof. Maurilio Assenza
 
Sintesi della relazione di mons. Domenico Pompili