Cosa raccogliamo?

          A margine della recente assise autunnale dei nostri Vescovi di Sicilia, in coincidenza con l’inaugurazione dell’anno della fede voluto da S.S. Benedetto XVI, si impongono alcune riflessioni e determinate scelte concrete che derivano dalla natura profondamente comunionale del Chiesa.
La sessione autunnale della CESI è stato un vero evento di chiesa. L’occasione della intitolazione delle due sale al Cardinal Pappalardo e a mons. Di Vita, il ringraziamento dei Vescovi ai Direttori Regionali uscenti, la loro preoccupazione per il momento storico-politico, l’attenzione rivolta alle grandi realtà educative come il centro Buon Pastore, la Facoltà Teologica, l’insegnamento della religione cattolica, la provvista di nuovi direttori negli uffici regionali e le relative deleghe episcopali, non sono solo stati punti all’ordine del giorno, ma segni di una Chiesa che a fatica, ma con determinazione, cammina sulle strade del mondo, si incarna nella logica del mondo, non per appartenervi, ma per servirlo.
A noi ora il compito di raccogliere le indicazioni pastorali dei nostri Vescovi e di tradurle in iniziative concrete di evangelizzazione e di testimonianza della passione per questo mondo che nostro Signore nutre e ci ha insegnato con la vita.
          Cosa raccogliamo?
Senz’altro la sfida della comunione ad intra. Presto il Vescovo Segretario della CESI e pertanto presidente della Segreteria Pastorale, Mons. Carmelo Cuttitta, confermato nella delega, convocherà un consiglio di Segreteria Pastorale per dirci quanto importante sia remare nella stessa direzione pur mantenendo ferma la mano sul proprio remo. Sarà un momento importante per il passaggio del testimone tra vecchi e nuovi Direttori regionali, l’agape fraterna e la preghiera comune che ci terrà in comunione quotidiana nella celebrazione eucaristica. Successivamente ogni Ufficio convocherà la propria Commissione per impostare il cammino quinquennale che l’attende, nello specifico del proprio ambito.
Ad extra ci attende l’impegno di consolidare la nostra presenza nelle maglie di una società ferita ma non abbandonata, alla quale abbiamo il dovere di infondere coraggio, ridare speranza. I Direttori regionali dei diversi ambiti, in particolare, hanno il compito di trascinare, in comunione con i Vescovi delegati, le Chiese siciliane all’accoglienza delle istanze educative che rispondono, modo proprio, alla crisi di umanità che caratterizza questo tempo, senza trascurare il proprium ecclesiale, quale sacramento di una nuova umanità. Il primissimo impegno, delegato alla fantasia e alla forza degli Uffici diocesani, è la divulgazione, lo studio, l’approfondimento del documento della CESI sull’attuale situazione politica “Amate la giustizia, voi che governate sulla terra”. Si tratta di un tema molto importante per la catechesi agli adulti che mette alla prova la maturità della nostra fede, e il documento dei nostri Vescovi uno strumento prezioso che fa eco e ribadisce con forza i principi dell’insegnamento a cinquant’anni dall’approvazione dello Stauto della Regione Siciliana: Finché non sorga come stella la sua giustizia.