Pubblicato il

28 dicembre 2019

Messina

“DA QUESTO VI RICONOSCERANNO. COMUNITA’ CHIAMATE ALLA TESTIMONIANZA DELLA CARITA'”: CONVEGNO DIOCESANO

“DA QUESTO VI RICONOSCERANNO. COMUNITA’ CHIAMATE ALLA TESTIMONIANZA DELLA CARITA'”: CONVEGNO DIOCESANO

“Da questo vi riconosceranno. Comunità chiamate alla testimonianza della carità” è il titolo della quarta edizione del Convegno Caritas diocesana di Messina. Si svolgerà sabato 28 dicembre 2019, alle ore 09.30, presso l’Auditorium Mons. Fasola, in Via S. Filippo Bianchi, nella città dello Stretto. Dopo i saluti del direttore diocesano della Caritas, don Nino Basile, e dell’arcivescovo mons. Giovanni Accolla che in Conferenza episcopale siciliana ha la delega per la Carità, i lavori si apriranno con la Lectio divina guidata da suor Michela Refatto, delle suore Francescane dei Poveri.

Sarà il card. Francesco Montenegro, arcivescovo metropolita di Agrigento, ad aiutare nella riflessione quanti prenderanno parte ai lavori, partendo dalla sua esperienza nella Caritas locale e nazionale.Le conclusioni saranno affidate al direttore dell’Ufficio catechistico diocesano, don Giuseppe Lonia, che, alla luce di quanto sarà offerto nella mattinata, aiuterà a riconoscere il ruolo delle Caritas parrocchiali nell’animare la comunità ecclesiale e renderla soggetto e luogo della testimonianza della carità, in cui rendere possibile il passaggio ad una pastorale in stile catecumenale.

Il Convegno segna la terza tappa del percorso avviato durante la settimana di preparazione alla III Giornata Mondiale dei Poveri, con l’obiettivo di riscoprire il valore profetico del metodo che la Caritas si è data sin dal suo nascere: ascoltare, osservare e discernere… per animare, agire. La Caritas – spiegano dalla Caritas –, sempre a partire dai poveri, è chiamata a discernere per agire in due direzioni: sensibilizzare e convertire la comunità ecclesiale a creare le condizioni per una nuova politica e un cambiamento sociale. Si tratta, in poche parole, di promuovere forme progressive e diffuse di responsabilità e impegno”.