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CARITAS E MIGRANTES. “LA CRISI? NON E’ QUESTIONE DI NUMERI, MA DI SOLIDARIETA’ E FIDUCIA”

Cristina Molfetta, al netto dei dati del Rapporto sulla Protezione internazionale, denuncia le “ipocrisie” legate al fenomeno migratorio

“Parlare di crisi legata al fenomeno migratorio e collegarla ai numeri è una delle più grosse ipocrisie proposte nei discorsi pubblici in Italia e in Europa. La difficoltà non è data dalle cifre, ma dall’incapacità dei Paesi nel ripartirsi il carico sociale ed economico che tale fenomeno comporta”. Cristina Molfetta, della Migrantes Torino, antropologa culturale e redattrice del Rapporto sulla Protezione internazionale in Italia 2016 non ha avuto bisogno di anticipare alcun dato del documento di Caritas e Migrantes, Associazione nazionale comuni italiani-Anci, Servizio Centrale del Sistema di protezione per richiedenti asilo, rifugiati e destinatari di protezione sussidiaria-Sprar, Alto commissariato Onu per i rifugiati – UNHCR per il Sud Europa. Ha proposto un quadro generale della situazione, una fotografia che aiutasse la comprensione. “Per svelare questa ipocrisia, appunto .- ha detto, intervenendo al IV Convegno regionale Caritas e Migrantes della Conferenza Episcopale Siciliana – basterebbe dire che in Italia e in Europa il rapporto di chi arriva è di due ogni mille persone. Crediamo davvero che in queste percentuali si possa parlare di crisi? Le problematicità sono altre: la politica si ferma al tentativo di limitare gli accessi e non a trovare accordi che possano risolvere le difficoltà legate alla gestione concreta e pratica. La crisi è, semmai, di solidarietà e fiducia”.Il Rapporto sulla Protezione internazionale in Italia 2016 sarà presentato ufficialmente il 16 novembre 2016 a Roma e poi Bruxelles, al Parlamento europeo, alla fine dello stesso mese.Fotografa la situazione europea e italiana nel 2016 e nel primo semestre 2016. [01]

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