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PALERMO. FESTINO S. ROSALIA: IL MESSAGGIO DEL CARD. ROMEO

“Il Festino di Santa Rosalia a Palermo celebra la storia di un ritrovarsi. La Città rievoca quel misterioso rinvenimento delle sante spoglie della vergine eremita sul Monte Pellegrino, e ripropone plasticamente il loro prodigioso attraversamento lungo il Cassaro, quando avveniva la miracolosa liberazione dalla pestilenza e la Santuzza trovava il suo posto in mezzo ai palermitani, avvertendone per la prima volta un abbraccio denso di preghiera e di speranza.Anche questa 388a edizione del Festino consente di rendere attuale e riproporre quell’antico ritrovarsi, facendolo giungere fino ai nostri giorni, fin nelle pieghe della nostra storia. Con gli appuntamenti religiosi e con la festa popolare, Palermo è pronta a riabbracciare ancora una volta la sua Patrona e a sentirsi, sotto il suo sguardo, più unita in mezzo alle difficoltà che da più parti si avvertono ancora presenti, quei bubboni di pestilenza che minano il suo sviluppo, che negano la pacifica convivenza dei suoi abitanti, che ne offendono l’onore e la dignità. Rosalia, col suo volto radioso e pieno di Paradiso e con la concretezza della sua santità, torna a riproporre ai palermitani la speranza. Si celebra ancora una volta una storia che sa di liberazione e di futuro, e che apre ad un vero e proprio miracolo affidato a ciascuno di noi, per l’intercessione della Santuzza, incoraggiati a lottare per debellare tutti i focolai pestilenziali del male che, prima che fuori, trovano incubazione nel profondo del nostro cuore. Così ha fatto don Pino Puglisi, di cui, appena pochi giorni fa, il Santo Padre Benedetto XVI ha voluto approvare il martirio, autentico compimento di una esistenza sacerdotale spesa al servizio dell’evangelizzazione e della promozione umana. Anche il suo fulgido esempio, che si innesta nella gloriosa storia di santità del popolo palermitano, sprona ad un rinnovato slancio di testimonianza tutte le componenti della nostra Città, della nostra terra di Sicilia e della Chiesa intera.Abbiamo bisogno di santità! Infatti, il seme della vittoria del bene, piantato nel terreno nobile e delicato del cuore dell’uomo, può essere soffocato da una zizzaniosa e robusta pianta che si alimenta del male compiuto. Ritrovarci tutti sotto lo sguardo di santità di Rosalia e, insieme, nel solco della testimonianza del martirio di don Pino, significa lasciarci indicare una strada di liberazione e di vittoria, impreziosita dell’amore a Dio e ai fratelli: solo a queste condizioni la festa cittadina, con il suo folklore e la sua popolare partecipazione, può davvero aprire alla possibilità di un’altra festa quotidiana più durevole, visibile in un serio stile di vita cristiana, in scelte coraggiose al servizio del bene comune e del progresso di tutte le componenti sociali, specie le più deboli e disagiate. Uomini e donne di ogni età mostreranno la loro devozione per Rosalia soprattutto nei momenti religiosi celebrati in Cattedrale, in occasione dei Primi Vespri del 14 luglio, nella S. Messa solenne il 15 mattina e alla Processione dell’Urna argentea lungo il Cassaro, il 15 pomeriggio. Ritrovandoci insieme e ritrovando Rosalia, Palermo affermerà ancora una volta di desiderare la santità, di volersi allontanare dai compromessi col male e dall’oscurità di ogni tipo di pestilenza che proietta ombre tenebrose sulla dignità della persona umana e sulla convivenza civile. L’incontro con la Santuzza ci faccia cambiare dentro, nel profondo e nelle motivazioni del nostro vivere, ed allora cambierà anche il volto della Chiesa e della Città di Palermo, e sarà più luminoso di speranza e ricco di vita nuova”. [01] 
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