Pubblicato il

PALERMO. “L’IMMIGRAZIONE … CHE NON SI DICE”

Oggi, venerdì 9 marzo, alle 09.30, a Palermo, presso la “Sala Gialla” di Palazzo dei Normanni
(piazza del Parlamento, 1) si terrà il convegno dal titolo “L’immigrazione … che non si dice”, durante il quale verranno presentati il Dossier Statistico Immigrazione, realizzato a cura di Caritas di Roma, Caritas Italiana e Fondazione Migrantes, e il libro “Sullo stesso barcone. Lampedusa e Linosa si raccontano”, realizzato dai cronisti volontari dell’Ufficio Migrantes di Messina.
Introdurrà i lavori Mario Affronti, direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes di Palermo; a
seguire, i saluti di Francesco Cascio, presidente dell’Ars, di Giovanni Ardizzone,
deputato dell’Ars e presidente dell’Associazione Parlamentare “Amicizia Sicilia-Tunisia”, di mons.
Benedetto Genualdi, direttore della Caritas diocesana di Palermo, di Alfonso Cinquemani, direttore del Centro Astalli di Palermo e di don Domenico Luvarà, delegato ispettoriale VIS Sicilia. Il direttore dell’Ufficio regionale per le Migrazioni della C.E.Si., Santino Tornesi, presenterà il
fenomeno migratorio, nel contesto nazionale e regionale, alla luce del nuovo Rapporto; quindi,
Elena De Pasquale e Nino Arena, autori del libro e don Stefano Nastasi, parroco di Lampedusa, racconteranno l’esperienza vissuta durante l’emergenza sbarchi 2011, evidenziando, anche attraverso la proiezione di un video, come la comunità di Lampedusa e Linosa vi abbia fatto
fronte. I lavori saranno moderati da don Sergio Natoli, dell’Ufficio Migrantes di Palermo, e le conclusioni verranno affidate a mons. Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes. “Il titolo del convegno è stato scelto allo scopo di raccontare un altro volto dell’immigrazione troppo spesso tenuto in secondo piano – scrivono in una nota gli organizzatori – l’immigrazione che è risorsa, che è cronaca di prossimità, che è persona. Uomini e donne con progetti, sogni, desideri che sono indispensabili per l’economia e la crescita del nostro Paese – aggiungono -, che fanno fatica a praticare la cittadinanza a causa di una legge che li discrimina, che lanciano un appello a riconsiderare il nostro sistema di accoglienza nei confronti di chi è costretto a scappare dal proprio Paese e chiede protezione”. [01]
 
ULTIME NEWS