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NICOSIA. PRESBITERI E DIACONI: “GAREGGIATE NELLO STIMARVI A VICENDA”

E’ un invito all’unità, alla comunione, alla stima e all’attenzione reciproca, la lettera che il Vescovo, Mons. Salvatore Muratore, ha scritto ai presbiteri e ai diaconi della Diocesi in occasione della Quaresima. Si tratta della prima lettera che il Pastore dedica esclusivamente ai suoi confratelli nel sacerdozio e ai suoi collaboratori. Sollecitato in maniera particolare dal messaggio del Papa per la Quaresima, Mons. Muratore ha voluto mettere insieme l’invito di Paolo nella lettera ai Romani (12,10): “Amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda”, e la parola della lettera agli Ebrei (10,24) scelta da Benedetto XVI come titolo della sua esortazione: “Prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone”.
 
La lettera, presentata ufficialmente oggi, 22 febbraio, Mercoledì delle Ceneri, è intrisa di stima, attenzione e affetto di un Pastore che è padre e fratello maggiore e che sogna per questa Chiesa un percorso rinnovato e autentico che parte proprio dalla comunione di chi è chiamato a servire la porzione del popolo di Dio della Diocesi di Nicosia. La lettera, dal titolo “Gareggiate nello stimarvi a vicenda”, si compone di sette brevi capitoli, che esortano a vivere la ministerialità come segno di perfetta unità, che nasce dalla cura e dall’attenzione reciproca, dalla crescita spirituale e umana, dalla correzione fraterna, dall’aiuto vicendevole, dal supermento dell’individualismo e dell’indifferenza. La lettera si chiude con l’esortazione del Vescovo a non perdere mai il respiro del popolo di Dio e a vivere il proprio servizio sacerdotale non come monopolio assoluto dell’azione pastorale ma come capacità di stimolare, coinvolgere e suscitare la partecipazione dei fedeli . “ La Chiesa non siamo noi, – sottolinea Mons. Muratore – questo lo sappiamo. La Chiesa è l’insieme del popolo dove noi abbiamo un compito di servizio e di guida. I laici, uomini e donne, sono ricchezza e risorsa, tessere decisive, colori importanti del mosaico che compone la Chiesa. Non sono esecutori ma compartecipi e corresponsabili del cammino comune”. [01]
 
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