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“MARIA MADRE DI DIO, MADRE DELLA CHIESA – MADRE NELLA CHIESA”

La diocesi di Mazara del Vallo ha ospitato la Giornata Sacerdotale mariana regionale giunta quest’anno alla sua XXVII edizione. L’occasione era la ricorrenza del quinto centenario del ritrovamento della immagine di Maria SS. della Cava che si venera a Marsala di cui è anche Patrona. La manifestazione è stata voluta dal Vescovo mons. Domenico Mogavero nell’ambito dell’Anno Giubilare mariano e sostenuta dalla Commissione Presbiterale Regionale. Il piccolo santuario non era in grado di accogliere gli oltre duecento presbiteri e 10 vescovi partecipanti per cui si è scelto di svolgere la prima parte della giornata nell’ampia Chiesa Madre dedicata a San Tommaso di Canterbury.
Il fatto di trovarsi all’estrema punta della Sicilia ha costretto gli organizzatori ad iniziare piuttosto tardi la celebrazione per favorire l’arrivo dei presbiteri più lontani. Dopo l’introduzione del Vescovo delegato per il Clero, mons. Carmelo Cuttitta, e i saluti di don Giuseppe Argento, segretario della Commissione Presbiterale (CPS), ha avuto inizio la liturgia di apertura e la meditazione della prof.ssa Cristina Simonelli, docente di Patristica presso la Facoltà dell’Italia Settentrionale che ha trattato il tema “Maria Madre di Dio madre della Chiesa – madre nella Chiesa” di cui alleghiamo una scheda sintetica.
È seguita la Concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Salvatore Gristina, Presidente della Conferenza Episcopale Siciliana e concelebrata dai vescovi delle diocesi di Sicilia e dai presbiteri, animata dal coro parrocchiale. La liturgia della parola era incentrata sul tema del pozzo, chiaro riferimento al luogo in cui è stata ritrovata la statuetta della Madonna della Cava, con la lettura del testo giovanneo della Samaritana. La riflessione omiletica è stata dettata dal Vescovo del luogo mons. Mogavero.
Al termine della celebrazione, al canto delle litanie, vescovi e presbiteri, accompagnati dai fedeli presenti, hanno portato in pellegrinaggio la teca contenente la statuetta della Madonna, fino al vicino santuario dove la preghiera alla Vergine è culminata con l’atto di affidamento dei presbiteri e delle Chiese di Sicilia a Maria Santissima.
Il tradizionale momento di convivialità e fraternità presbiterale in un ristorante della zona, offerto dalla diocesi ospitante, ha concluso la Giornata.
La redazione di “Condividere”, il periodico diocesano di Mazara del Vallo, ha realizzato un video di sintesi dell’appuntamento di Marsala.
 
La statuetta della Madonna della Cava fu ritrovata nel 1518. Nel 1607 fu costruita al di sopra della cripta una chiesa a navata unica poi trasformata nella maestosa chiesa a tre navate edificata tra il 1850 e il 1859, poi rasa al suolo l’11 maggio 1943 durante un bombardamento americano e mai più ricostruita. All’ingresso dell’antica grotta, dalla volta granitica e con il leggendario pozzo al centro, restano tracce di uno tra i monasteri più antichi al mondo e, sotto il pavimento, si trovano dei vani che furono adibiti a cimitero.
Si racconta che la Madonna apparve in sogno al frate agostiniano Leonardo Savina chiedendogli di cercare nella “terra della cava” un suo simulacro nascosto e di erigere su quel luogo una chiesa a lei intitolata. Dopo quattro anni di scavi la statuetta, una piccola scultura di 18 cm venne alla luce dal fondo di un pozzo il 19 gennaio 1518. Questa data ora è dedicata alla “Patrona di Marsala”, eletta protettrice della Città il 6 Maggio 1788. Singolare il fatto che la statuetta fosse andata nuovamente perduta e ritrovata una seconda volta nel 1943 tra le macerie del santuario.
L’immagine della Madonna della Cava è una statuetta raffigurante la Vergine che porge un piccolo pane al figlio che tiene in braccio e che ricambia il suo tenero sguardo. Pur non avendo ancora delle conferme da studi ufficiali, sembra abbastanza probabile che si tratti di un prodotto in alabastro o stalattite, ispirato forse dal modello trecentesco della Madonna di Trapani. [00]
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