“GIOVANI E LAVORO. FUTURO PRESENTE”. CONVEGNO DEGLI UFFICI PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO, I GIOVANI E PER LA CARITA’
Gli Uffici regionali per la Pastorale Sociale e del Lavoro, per la Pastorale Giovanile e per la Carità, si fanno promotori del Convegno: «Giovani e Lavoro: futuro presente», che avrà luogo presso il Convento francescano di Baida (PA) sabato 16 giugno 2018. Il tema scelto dai tre uffici pastorali regionali è in sintonia con le linee pastorali nazionali che vedono nell’attenzione ai Giovani e al problema del Lavoro una priorità assoluta.
“Occorre ripartire dai Giovani, che sono oggi fra i più fragili perché si percepiscono come deprivati del loro futuro, spesso incapaci di progettare e proiettarsi in avanti. Le nostre comunità – dicono don Sergio Siracusano, direttore dell’Ufficio per i Problemi sociali, insieme con Valerio Landri, direttore dell’Ufficio per la Carità, e don Gaetano Gulotta, dell’Ufficio per i Giovani – si svuotano di giovani: sono sempre più anziane e senza futuro. I dati sui NEET sono allarmanti. Il Convegno, tuttavia, guarderà ai giovani in chiave positiva, evidenziandone le potenzialità e la capacità creativa”.
Lo si farà con una prima riflessione biblica sul senso della precarietà (l’Esodo), offerta dalla teologa Rosaria Lisi; con una riflessione sulla generatività di cui i giovani sono capaci, offerta da Johnny Dotti; con l’analisi di alcuni dati rilevati dalla Pastorale giovanile regionale con i questionari pre-Sinodo; con i questionari rilevati dalla Caritas diocesana di Ragusa intervistando i giovani candidati al SCN; con l’ascolto dell’esperienza concreta della Cooperativa palermitana TerradaMare, gesto concreto del Progetto Policoro. “Questo convegno è per noi un’importante esperienza di pastorale integrata regionale a cui ne seguiranno certamente altre, più strutturate e a lungo termine. I giovani, con la loro capacità creativa e di servizio, ma anche con le loro fragilità, sono al centro dell’attenzione pastorale dei nostri tre Uffici. Ci piace l’idea – evidenziano gli organizzatori – che non siano più visti come un ‘problema’ da affrontare, ponendosi domande quali: ‘come raggiungerli? Cosa fare per loro? Come orientarli alla vita?’. I giovani sono compagni di viaggio da interpellare e da cui lasciarci aprire orizzonti di rinnovamento per questa nostra terra di Sicilia”. [01]
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