04 febbraio 2019
Catania
MESSAGGIO PER LA FESTA DI SANT’AGATA: “CHIAMATI ALLA SANTITÀ VERA, ESEMPIO DI AUTENTICA UMANITÀ”
“Nell’attuale società liquida – ha detto mons. Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania – sono tanti quelli che si adattano secondo la comodità e l’interesse personale: da qui la corruzione, purtroppo molto diffusa, e l’illegalità… Una santità vera, come quella di Agata, diventa invece anche esempio per tutti di autentica umanità”. Nel tratteggiare il profilo della patrona di Catania e dell’arcidiocesi, mons. Gristina ne ha sottolineato “la fortezza, la sua coerenza, la sua forte personalità, che non la fece cedere di fronte alle torture più atroci, come invece avvenne per molti cristiani durante la persecuzione di Decio, nell’anno 250”.
Agata, nonostante i supplizi subiti decide di rimanere fedele a Cristo. “Non seguì l’andazzo generale – ha rammentato mons. Gristina – sull’onda del “tanto tutti fanno così…” e come tante volte facciamo noi, ma è rimasta salda nella fede. Ecco, allora, perché dobbiamo saper guardare ad Agata che è per questo un modello di santità, sempre valido”. E ha aggiunto: “Onorare e festeggiare sant’Agata, accompagnare le sue reliquie proprio in questi luoghi così significativi che ci ricordano il suo martirio, deve costituire per noi un impegno di conversione ad una vita onesta e vera secondo il Vangelo. Se così non fosse, la nostra presenza qui, anche per chi è a strettissimo contatto con la Santuzza, diverrebbe pura esteriorità e non gioverebbe per nulla alla nostra salvezza”.
Intanto la fondazione Oda (Opera diocesana assistenza) in occasione della festa di sant’Agata, patrona della diocesi e della città, insieme con la Basilica cattedrale, alla Rettoria di san Nicola l’Arena e alla Comunità di sant’Egidio, ha portato in tavola la solidarietà, donando un momento di sollievo a chi, per motivi diversi, vive una condizione di disagio. Grazie all’iniziativa “Un cero in meno, un pasto in più”, in trecento si sono seduti a tavola nella maestosa navata della chiesa di san Nicola l’Arena per gustare pasta e riso al forno, carne alla pizzaiola e sformato di patate e, per finire, cannoli siciliani, torte e pasticcini. A condividere il pranzo solidale l’arcivescovo mons. Salvatore Gristina, che ha salutato gli invitati e gli oltre cento volontari che hanno contribuito all’organizzazione.
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