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CALTAGIRONE. A DON FABIO RAIMONDI IL PREMIO PIO ALFERANO 2018

“Dici San Cono e pensi Don Fabio, dici Caltagirone e pensi Don Fabio, dici beni culturali e pensi Don Fabio. Grazie a lui il museo diocesano di Caltagirone è una meraviglia di Sicilia, ricco, ordinato, persino divertente”. Così il critico d’arte e saggista Vittorio Sgarbi nella motivazione del Premio Pio Alferano 2018 conferito a don Fabio Raimondi, direttore dell’Ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici, poi direttore del Museo diocesano di Caltagirone di cui è fondatore nel 2009, direttore degli Uffici della Conferenza Episcopale Siciliana per i Beni culturali ecclesiastici e l’Edilizia di culto. Sgarbi, direttore artistico del Premio, nella motivazione al riconoscimento conferito a don Raimondi, spiega ancora: “Con lui il museo si è aperto a Picasso e poi a Giovanni Iudice, Niccolò Morales e a Piero Guccione con la sua Armonia dell’infinito. Ha cercato anche gli indizi della vita oltre la morte, esponendo le fotografie trovate da Gesualdo Bufalino per il suo Tempo in posa. Per Don Fabio il museo è un organismo vivente. Avercene – dice Sgarbi – di preti così!”.
Gli altri premiati nell’ambito dell’edizione 2018 del Pio Alferano sono stati: gli attori Lino Banfi e Claudio Bisio; il critico d’arte Philippe Daverio; la giornalista Daniela Ferolla; il menager Franco Moscetti; la produttrice cinematografica Camilla Nasbitt; il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli; il generale dei Carabinieri Fabrizio Parrulli; il pittore Edi Rama, primo ministro dell’Albania; il dirigente del Ministero Beni e attività culturali e Turismo, Francesco Scoppola; il collezionista d’arte Pietro Valsecchi. [01]
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