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PIANA DEGLI ALBANESI. VERSO LA PASQUA: “ACCOGLIERE, CON IL RISORTO, IL VANGELO DELLA VITA”

“La Pasqua di Gesù ci ricorda che il cristianesimo è la religione della vita: per l’altissima concezione che essa ha della dignità della persona umana, per la vocazione alla vita, alla vita piena e senza fine che il Signore risorto rivela all’uomo – Io sono la risurrezione e la vita. Chi crede in me, anche se muore vivrà; anzi chi vive e crede in me non morirà mai (Giovanni 11,25-26), perché il cuore, il centro del cristianesimo è costituito dall’annuncio di Cristo risorto, nella cui persona si manifesta in sintesi tutto il Vangelo della Vita”. Così nel messaggio “In attesa della Santa Pasqua di Risurrezione” che mons. Giorgio Demetrio Gallaro, eparca di Piana degli Albanesi, ha scritto per i suoi fedeli. “Noi sappiamo che la celebrazione della Pasqua, Festa della Vita e sorgente inesauribile di vita per tutta l’umanità, avviene in un contesto storico in cui dilagante è ancora la cultura della morte: bimbi cui viene impedito di nascere, poveri senza numero cui è reso difficile vivere, uomini e donne che sono vittima di disumana violenza, anziani e ammalati uccisi dall’indifferenza o da una presunta pietà. È evidente – continua mons. Gallaro – come l’eclissi del senso di Dio porta con sé l’eclissi del valore e del senso della vita dell’uomo. Come discepoli del Cristo risorto, avvertiamo forte il bisogno di manifestare tutta la nostra gratitudine al Santo Padre Francesco che continuamente si fa testimone e profeta della dignità della vita dell’uomo. Ci rammarica il fatto che la sua voce non sia sufficientemente ascoltata e seguita da quanti cercano pure la verità con cuore sincero: il valore e l’inviolabilità della vita umana oltre ad essere rivelati dal Vangelo, sono inscritti nel cuore di ogni uomo e donna e sono percepibili nel santuario inviolabile della coscienza. Ma noi come la Chiesa eparchiale di Piana degli Albanesi di Sicilia vogliamo essere una comunità della vita e per la vita. Fare la Pasqua significherà per noi accogliere, con il Risorto, il Vangelo della vita, testimoniarlo con coraggio e tenacia, servirlo con amore e generosità. Vogliamo adoperarci con tutte le nostre forze perché, come Gesù è passato dalla morte alla vita, così gli uomini e le donne del nostro territorio passino da una cultura di morte a una cultura di vita. Siamo convinti che dinanzi al fatto che Dio ha risuscitato Gesù dai morti, non c’è posto per quelle paure che tengono imprigionata la Parola di Dio o esprimono un cristianesimo gretto, chiuso in se stesso in un vago intimismo spirituale”. E conclude: ” La missione è la ragion d’essere della vita della Chiesa e il primo e fondamentale contenuto di essa è il servizio della vita”. [01]
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