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Sessione autunnale 2014

1.      Seminario sulla famiglia
 
            In concomitanza con la Terza Assemblea straordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’Evangelizzazione”, in corso di svolgimento nella Città del Vaticano, si è svolta nei giorni 9, 10 e 11 ottobre la Sessione autunnale della Conferenza Episcopale Siciliana.
            I lavori, presieduti dal Card. Paolo Romeo, si sono svolti inizialmente in sessione pubblica presso la Casa diocesana “Card. Pappalardo”, a Baida (Palermo). I Vescovi hanno preso parte al 1° Seminario di studio dal titolo “L’esodo della famiglia nel tempo della crisi. Prospettiva antropologica”, che ha visto impegnati i membri della Segreteria Pastorale della CESi, i Direttori regionali degli Uffici, i rappresentanti dei presbiteri e della vita consacrata, del laicato e gli Organismi pastorali collegati.
            Ha introdotto i lavori il Presidente della Segreteria Pastorale, Mons. Carmelo Cuttitta che ha inserito l’iniziativa nel cammino delle Chiese di Sicilia, iniziato nel post-Concilio e scandito dai convegni ecclesiali regionali.
            L’assemblea ha poi ascoltato le relazioni del prof. Francesco Belletti, Presidente del Forum Nazionale delle Associazioni Familiari, della prof.ssa Eugenia Scabini, docente di Psicologia presso l’Università Cattolica di Milano e Consultore del Pontificio Consiglio per la Famiglia, e di Mons. Livio Melina, Preside del Pontificio Istituto “Giovanni Paolo II” per gli studi sul matrimonio e la famiglia.
            I primi due relatori hanno presentato le loro riflessioni circa la situazione attuale della famiglia in Italia sotto l’aspetto sociale, evidenziando gli aspetti antropologici derivanti dai cambiamenti in atto.
 
            Il prof. Francesco Belletti ha illustrato i dati di fatto e le criticità della situazione attuale. Tutte le società si fondano su pochi punti certi intorno ai quali fondare la convivenza civile, difficili tuttavia da individuare. Le sfide che vengono all’istituto familiare costituiscono una priorità per la comunità ecclesiale e sono da attribuire al cambiamento della trasmissione dei saperi che ha sconvolto le gerarchie al suo interno e soprattutto dalla deriva individualistica che lascia la comunità e il bene comune in secondo piano.
            Partendo dalla questione antropologica, bisogna cominciare da un dato certo: l’identità della famiglia è data dal rapporto tra generatività e relazione tra i sessi; è soprattutto la genitorialità che è strettamente legata alla famiglia. L’idea di famiglia è legata al matrimonio attraverso una responsabilità pubblica. Questo ci conferma che la famiglia si definisce nelle sue relazioni con l’esterno, e ciò dice anche la sua rilevanza sociale.
           
            Ad analizzare le “caratteristiche odierne delle relazioni intrafamiliari” è stata la prof. Eugenia Scabini.
            Si fa della famiglia e della relazione genitori-figli una questione solo affettiva, ma intendendo per affetto solo l’emozione. Invece la cura affettuosa deve avere anche la capacità di dare una direzione alla crescita, una educazione, una spinta verso una direzione che ha a che fare con gli aspetti dell’ethos, che metta in grado di distinguere ciò che è bene e ciò che è male, ciò che è giusto da ciò che non lo è. Tutto viene ridotto alla presenza di una buona emozione tra genitori e figli e in fondo anche i genitori, alla fine, per paura di perdere l’affetto dei figli, trasformano sempre più spesso il loro stile educativo da autorevole ad amichevole, trasformando l’e-ducere in se-ducere. Invece, la crescita umana ha un aspetto di fatica, per fare in modo che le forze positive abbiano la meglio sulla passività e l’egoismo che albergano nel cuore di ciascuno. L’attenzione ai propri bisogni, il benessere individuale e la poca attenzione all’altro rendono difficile rispettare il patto e mantenere vivo il senso del “noi”. Da qui la diminuzione del numero di matrimoni e l’aumento delle separazioni.
 
Mons. Livio Melina ha proposto una riflessione di carattere pastorale circa le sfide che provengono alla Chiesa dalla famiglia contemporanea.
            Il rinnovamento pastorale nei confronti della famiglia deve valorizzare la famiglia come soggetto e non più solamente come oggetto dell’azione pastorale. Per superare l’isolamento delle famiglie occorrerà aiutarle a far parte di una “famiglia di famiglie”, che le sostenga in una rete relazionale più grande e vicina.
            In merito alle convivenze senza matrimonio, il problema riguarda soprattutto i giovani che non vogliono o non possono sposarsi. Bisognerà agire per promuovere politiche familiari adeguate a livello di lavoro e di abitazione, ma anche cercare di accompagnarli con un’educazione all’affettività, che permetta loro di uscire dall’emotivismo.
            In merito ai divorziati che vivono in una nuova unione civile, si chiarisce che essi fanno parte della Chiesa e la Chiesa, in quanto madre, accoglie e guarisce le ferite. Essa deve accompagnarli affinché possano vedere il male della loro situazione attuale ed essere aiutati a ritornare ad una vita secondo la promessa originaria.
           
Mons. Calogero Peri, Delegato Cesi per la Famiglia, ha presentato le conclusioni del Seminario, osservando che siamo in un tempo di crisi più grande di quanto possiamo pensare o immaginare, perché attaccando la famiglia si attacca fondamentalmente l’uomo, quindi la cultura cristiana tradizionale evangelica. È una forma di distruzione che a poco a poco, dalla famiglia, invaderà tutta l’esperienza antropologica. C’è un disegno subdolo: smontando i presupposti della famiglia si smontano i presupposti dell’antropologia cristiana.
            Passando alla propositività si rileva che occorre contrastare questa cultura alternativa oppure, a partire da questa, trasformare la crisi in occasione ed opportunità di ripensare tutto il discorso antropologico e dimostrare così la bellezza della famiglia tradizionale.
            Si osserva ancora che il problema non è parziale, non riguarda solo la famiglia, ma l’uomo nella sua interezza. Una risposta è quella di proporre la bellezza della visione cristiana dell’uomo non aggiornando semplicemente il linguaggio, ma cercando di ascoltare, di accogliere, di capire dove sono le sfide e proporre il modello antropologico cristiano per testimoniare la Bella Notizia sull’uomo e sulla famiglia.
 
            Nel pomeriggio del 10 ottobre, i Presuli, nella sede della Conferenza Episcopale Siciliana, hanno affrontato gli altri punti all’ordine del giorno.
 
 
2.      Comunicazioni del Presidente sul Consiglio Permanente della CEI
 
            Il card. Paolo Romeo ha comunicato ai Vescovi i principali temi affrontati dal Consiglio Permanente CEI, riunitosi a Roma dal 22 al 24 settembre 2014.
            Il Consiglio ha riflettuto sulla vita e formazione permanente dei presbiteri in un orizzonte di riforma, che qualifichi i contenuti e lo stile del ministero in riferimento a Gesù Cristo e in piena comunione e obbedienza ecclesiale. Ha espresso anche gratitudine per la testimonianza coniugale e genitoriale offerta da tante famiglie; nel contempo, la preoccupazione per la sordità dei responsabili della cosa pubblica nei confronti di politiche fiscali e di armonizzazione tra i tempi del lavoro e quelli propri della famiglia. Ha discusso altresì la Traccia per la preparazione nelle diocesi al 5° Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze e le iniziative per accompagnare l’Anno della Vita Consacrata. Ha fissato, inoltre, la data del prossimo Congresso Eucaristico Nazionale che avrà luogo a Genova dal 15 al 18 settembre 2016, ed è stata posta in agenda una verifica sulla ricezione dell’Evangelii gaudium.
 
  
3.      Comunicazioni del Preside della Facoltà Teologica di Sicilia
 
            Il Preside della Facoltà Teologica di Sicilia, Mons. Rino La Delfa, ha presentato ai Vescovi la relazione sull’Anno accademico 2013-2014, i progetti già realizzati e quelli avviati. In vista del Convegno ecclesiale di Firenze la Facoltà intende strutturare un progetto tematico su “Se questo è un uomo: declinazioni dell’umano a partire e in vista di Cristo Gesù” e il convegno annuale di teologia delle Religioni su “Nominare Dio per narrare l’uomo. Il contributo delle tradizioni religiose alla definizione dell’autenticamente umano”. Realizzerà inoltre un convegno interdisciplinare sul tema “Mare Nostrum: l’immigrazione attraverso il Mediterraneo come sfida per una nuova convivenza umana”.
            Il Preside ha inoltre illustrato la situazione dei cinque Istituti Superiori di Scienze Religiose della Sicilia a seguito della verifica nazionale condotta dal Comitato per gli Studi Superiori di Teologia e di Scienze Religiose presieduto da Mons. Ignazio Sanna. Presentando una sintesi del Comunicato finale della verifica effettuata dal Comitato, i Vescovi di Sicilia sono stati invitati a determinare le risoluzioni riguardo alla volontà di mantenere l’attuale situazione degli ISSR dell’Isola con alcuni miglioramenti o se prospettare nuove eventuali soluzioni o scelte.
 
 
4.      Comunicazioni del Direttore del Centro “Madre del Buon Pastore”
 
Il Direttore del Centro Madre del Buon Pastore, Don Calogero Cerami, ha illustrato ai Vescovi le attività svolte dal Centro nell’anno pastorale scorso e il programma delle attività promosse per la formazione permanente del clero per l’anno pastorale 2014-2015. Il tema scelto per i diaconi permanenti è tratto dall’Evangelii Gaudium: “Diaconi discepoli missionari di Cristo servo”. Per i presbiteri il tema è espressione della carità pastorale: “Presbiteri discepoli missionari di Gesù Buon Pastore”. Novità di quest’anno, rispetto alle attività consuete, è la realizzazione, nelle cinque metropolie della regione, di cinque seminari per i presbiteri, moderati da Don Dario Vitali, Docente di Teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana, in preparazione al Convegno regionale dei presbiteri previsto nel 2015.
 
 
5.      Offerte date in occasione delle celebrazioni dei Sacramenti
 
I Vescovi hanno riflettuto sull’osservanza delle norme canoniche in merito alle offerte date in occasione delle celebrazioni dei Sacramenti e dei matrimoni particolarmente, alla celebrazione delle Messe plurintenzionali e alla destinazione delle relative offerte e alla scrupolosa esecuzione dei legati. In un momento di grave crisi economica si richiede ai presbiteri un’attenta e cordiale osservanza dello spirito e della lettera delle disposizioni richiamate, appellandosi agli obblighi di coscienza in questa materia.
 
 
 
6.      Formazione professionale
 
I Vescovi, ancora una volta si fanno interpreti del disagio dei 1.500 operatori della Formazione professionale in Sicilia che non ricevono da oltre un anno gli stipendi, pur continuando a svolgere il loro compito educativo e sociale.
            Ad oggi 2.500 minori in obbligo di istruzione, iscritti ai percorsi di formazione per l’anno 2014/2015, non hanno alcuna garanzia in merito alla prosecuzione del loro percorso scolastico. Inoltre oltre 3.500 allievi minori iscritti alle terze annualità dell’Anno scolastico 2013/2014 non sono ancora in aula dopo oltre un anno dal naturale avvio delle attività, non possono fruire del loro diritto e di fatto hanno perduto un anno della loro vita, trovandosi in dispersione scolastica e fuori da ogni circuito didattico, facili prede di tutte le mafie.
     I Vescovi auspicano la definizione di una politica della formazione professionale che progetti e programmi a garanzia dei ragazzi, dei giovani, dei lavoratori, del bene comune e dello sviluppo economico-professionale della nostra Sicilia.
Auspicano inoltre che vengano sbloccati i pagamenti pregressi per evitare la chiusura degli enti e il licenziamento del personale con le conseguenti condizioni di emergenza sociale per le famiglie coinvolte: una situazione che la Sicilia non può permettersi!
 
 
7.      Comunicazione sul V Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze 2015
 
Nella precedente sessione della Cesi, in preparazione al Convegno Ecclesiale nazionale, i Vescovi di Sicilia hanno ritenuto opportuno realizzare un Convegno regionale dei delegati delle 18 Diocesi dell’Isola. Mons. Antonio Staglianò, Vescovo delegato per la Sicilia, ha presentato la bozza del relativo programma che è stato elaborato dai 4 delegati regionali. Tale evento è stato programmato nei giorni 16-18 gennaio p.v.
 
 
Palermo, 11 ottobre 2014
 
I Vescovi di Sicilia
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