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Sessione autunnale 2013

Nei giorni 10 – 12 Ottobre 2013 la Conferenza Episcopale Siciliana ha svolto la sua Sessione autunnale presso l’Hotel Santuario di Siracusa. I lavori sono stati presieduti dal Cardinale Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo.
 
 
 
Messaggio ai fedeli e agli uomini di buona volontà
 
Riuniti per la consueta sessione autunnale a Siracusa nel 60° anniversario della lacrimazione della Beata Vergine Maria, noi, Vescovi di Sicilia, abbiamo trattato i temi concernenti la vita delle nostre Chiese. Da un lato, abbiamo avuto presente la catastrofe sconvolgente dei naufraghi nelle acque di Lampedusa e, dall’altro, i giovani che abbiamo incontrato in un’esperienza di fraternità e di comunione. In questa città è stato immediato riandare con la memoria all’apostolo Paolo, qui approdato da Malta e rimasto per tre giorni (cfr At 28,11-12), e rivivere con lui, attraverso il racconto del libro degli Atti degli Apostoli, la forte tensione drammatica delle sciagure in mare con gravissimi e ripetuti rischi per la vita. Ci siamo lasciati interrogare dalle migliaia di persone morte nel nostro mare Mediterraneo, provocati dai gesti e dalle parole di Papa Francesco nel corso della sua visita a Lampedusa dell’8 luglio scorso. Il Papa continua a riproporci l’interrogativo: “Dov’è tuo fratello?” e torna a metterci in guardia dalla “globalizzazione dell’indifferenza che ci rende tutti «innominati», responsabili senza nome e senza volto”. E di fronte a tanti morti non ci siamo sottratti alla nostra responsabilità pastorale per rivolgere una parola accorata ai fedeli e alle persone di buona volontà.
 
Questi morti, e le migliaia che negli anni sono stati travolti in queste acque, chiedono verità, giustizia e solidarietà. È ora di abbandonare l’ipocrisia di chi continua a pensare che il fenomeno migratorio sia un’emergenza che si auspica ancora di breve durata. La consapevolezza che spregiudicati criminali speculano sul dolore di persone in fuga dalle persecuzioni e dalle guerre non può far pagare a questi ultimi la malvagità dei mercanti di morte. Il grido di aiuto e la domanda di soccorso non possono lasciare freddi o indifferenti noi e quanti, per cultura e per sensibilità, sentiamo forte a partire dal Vangelo il senso dell’accoglienza e del dialogo.
 
La gente di Lampedusa, alla quale va la nostra gratitudine e la nostra ammirazione per l’instancabile apertura di cuore nei confronti di quanti hanno cercato approdo tra loro, ha mostrato al mondo il valore e l’efficacia dei gesti semplici e significativi del quotidiano: la vicinanza, il soccorso, il pianto, la collera, la pazienza. E nello stesso tempo ha dimostrato l’inutilità controproducente di talune risposte istituzionali che non hanno contribuito a risolvere il problema, ma anzi hanno moltiplicato il numero delle vittime.
 
Di fronte a tanto dolore, che sembra non aver fine, occorre cambiare atteggiamento a partire dalle nostre comunità e coinvolgendo quanti si sentono interrogati da questa sfida umanitaria. A tal proposito invitiamo a vivere il prossimo Avvento come tempo di fraternità e di condivisione nella luce del mistero dell’incarnazione. Solo facendoci prossimi ai nostri fratelli ultimi, infatti, potremo dare un senso alla celebrazione liturgica del Figlio di Dio fatto uomo. Sarà un’occasione propizia per approfondire la conoscenza del fenomeno migratorio, liberandosi da pregiudizi e luoghi comuni; per studiare forme possibili di aiuto e di solidarietà verso gli immigrati; per sollecitare interventi politici ai diversi livelli che contribuiscano ad affrontare realisticamente il problema e a elaborare soluzioni efficaci.
 
Gli innumerevoli morti (uomini, donne, bambini), che sono seppelliti nel Mediterraneo con la loro speranza di vita e di libertà, scuotono le nostre coscienze con il loro grido di giustizia. Che il nostro silenzio e la nostra inerzia non vanifichino il loro sacrificio.
 
Ai nostri giovani, per primi, abbiamo affidato questo messaggio e questa consegna, certi che ci rivolgiamo con le parole dei padri conciliari nel cinquantesimo anniversario del Concilio Vaticano II perché saranno loro a raccogliere il meglio dell’esempio e dell’insegnamento dei genitori e dei maestri per formare la società di domani: “Costruite nell’entusiasmo un mondo migliore di quello attuale!”.
 
 
 
 
 
Circa la collegialità e la comunione tra i vescovi
 
I Vescovi, riferendosi al recente incontro del Consiglio Permanente della CEI, tenutosi a Roma dal 23-25 settembre e all’incontro con il Papa avuto lo scorso maggio attorno alla tomba di Pietro con tutta la Conferenza Episcopale Italiana hanno avviato un percorso di discernimento a tutti i livelli. Essi hanno ripreso e fatto proprie le indicazioni offerte da Papa Francesco: “Voi avete tanti compiti. Primo: la Chiesa in Italia – tutti – il dialogo con le istituzioni culturali, sociali, politiche, che è un compito vostro e non è facile. Anche il lavoro di fare forte le Conferenze regionali, perché siano la voce di tutte le regioni, tanto diverse; e questo è bello. Anche il lavoro, io so che c’è una commissione per ridurre un po’ il numero delle Diocesi tanto pesanti. Non è facile, ma c’è una Commissione per questo. Andate avanti con fratellanza, la Conferenza Episcopale vada avanti con questo dialogo, come ho detto, con le istituzioni culturali, sociali, politiche. E’ cosa vostra. Avanti!” A fare da filo conduttore domande precise: “Quale disponibilità ci chiede il Santo Padre? Che forme si aspetta che assuma la nostra collegialità? Come possiamo favorire tra noi una maggiore partecipazione?”. Da queste domande è scaturita la scelta di coinvolgere tutti i Vescovi nelle rispettive Conferenze Episcopali Regionali, i quali sono chiamati a dare il proprio contributo circa i seguenti temi: Come meglio valorizzare le conferenze Episcopali Regionali; Proposte sulle modalità di svolgimento del compito delle Commissioni episcopali; Valutazioni circa le modalità di nomina delle diverse figure della Presidenza, alla luce del peculiare legame tra la Chiesa in Italia e il Santo Padre; Considerazioni in merito alle procedure di lavoro del Consiglio Episcopale Permanente e dell’Assemblea Generale della CEI.
 
 
 
Convegno regionale degli Organismi pastorali della Cesi
 
I Vescovi hanno ascoltato Mons. Carmelo Cuttitta, Segretario della Conferenza, che ha illustrato nei dettagli le linee che hanno orientato le scelte e le modalità circa lo svolgimento del prossimo Convegno degli Organismi pastorali della Conferenza Episcopale Siciliana in programma presso l’Hotel Garden Beach di Campofelice di Roccella, dal 18 al 22 novembre 2013, sul tema: “Insieme per annunziare la speranza”. Il Convegno vedrà coinvolti anzitutto i Vescovi delle 18 Diocesi dell’Isola unitamente ai Direttori degli Uffici regionali e delle rispettive Commissioni, i membri della Commissione Presbiterale Regionale, le Segreterie regionali di CISM, USMI e CIIS e il Direttivo della Consulta regionale delle Aggregazioni Laicali. Esso intende offrire una occasione di incontro per un sereno scambio di esperienze tra i diversi settori pastorali, e soprattutto offrire l’opportunità di tracciare qualche prospettiva di lavoro comune, verso il quale far convergere la riflessione e le forze dei diversi ambiti pastorali regionali circa il lavoro da svolgere per il prossimo quinquennio.
 
 
 
 
 
Disposizioni concessione contributi Cei per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto
  
I Vescovi hanno provveduto ad esaminare il testo delle Disposizioni e a suggerire le proposte di modifica delle disposizioni vigenti circa la concessione dei contributi finanziari da parte della CEI per l’Edilizia di Culto e per Beni Culturali Ecclesiastici approvate nel 2003. Le modifiche proposte riguardano la destinazione e la natura dei contributi; le modalità per accedervi; i contributi integrativi in corso d’opera; i parametri di edificabilità; la figura del Delegato regionale e i sopralluoghi in cantiere. Discorso analogo anche per quanto riguarda la concessione dei contributi per i Beni Culturali Ecclesiastici. I suggerimenti dei Vescovi saranno presentati alla CEI che provvederà alle approvazioni delle modifiche durante la prossima Assemblea Generale.
 
  
Giornata Regionale dei Giovani
 
I Vescovi hanno condiviso la loro gioia insieme con i giovani delle diciotto Diocesi siciliane convenuti a Siracusa per vivere i l’esperienza del pellegrinaggio che li ha condotti ai piedi della Madonna delle Lacrime, in occasione del 60° Anniversario della Lacrimazione della Vergine, immediatamente dopo la Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro.
 
Intense sono state le due giornate del 12 e 13 ottobre sul Tema “Se credi. Puoi…! La fede sfida il futuro – il futuro sfida la fede”. Nel pomeriggio di sabato i Vescovi hanno incontrato i giovani raggruppati per diocesi, in luoghi differenti. Essi hanno realizzato con loro un incontro-dialogo, dove la catechesi del Vescovo e la testimonianza di fede e di servizio da parte di un giovane, hanno suscitato un dialogo franco ed intenso tra i giovani e i Pastori. In serata in piazza S. Lucia, accanto al sepolcro della Santa martire siciliana, i giovani si sono ritrovati per la Festa-Annuncio, ricca di animazione di testimonianze e con la realizzazione di un musical “Eccomi, sono qui” che ha orientato i giovani a guardare alla Beata vergine Maria. La domenica 13 nel Santuario della Madonna delle Lacrime, i Vescovi di Sicilia hanno consegnato ai giovani il mandato di testimoniare la loro fede tra i loro coetanei.
 
 
 
Centro Regionale “Madre del Buon Pastore”
 
I Vescovi hanno ascoltato la relazione del Direttore del Centro Madre del Buon Pastore per la formazione del Clero dell’Isola ed hanno accolto le proposte formative programmate per l’anno pastorale 2013/2014 che vedranno tra le altre, per il clero la Settimana di formazione sul Beato Pino Puglisi, in programma a fine gennaio 2014 a Palermo; il pellegrinaggio dei presbiteri e diaconi sulle orme dei primi martiri in Tunisia (luglio 2014) e gli incontri con i Consigli presbiterali nelle singole Chiese locali al fine di sensibilizzarle sul tema della formazione permanente. Per i diaconi una serie di incontri di formazione sul tema “Matrimonio e diakonia”.
 
 
 
Siracusa, 12 ottobre 2013
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